AFGHANISTAN – (19 Ottobre 2018)

Le elezioni. Il sangue e i taleban non fermano il voto in Afghanistan

Silvia Guzzetti venerdì 19 ottobre 2018

Attentati, soprattutto contro le candidate, e attacchi alla coalizione internazionale hanno segnato la vigilia delle parlamentari. I fondamentalisti minacciano: «Non andate ai seggi». Stop a Kandaha

I viali di Kabul sono tappezzati di pubblicità elettorali: come sempre la partecipazione, al di là della capitale, non sarà altissima (Ansa)

Domani si vota per il Parlamento in Afghanistan dopo una campagna elettorale molto cruenta durante la quale sono state prese di mira soprattutto le donne. Il voto è stato, invece, rinviato di una settimana, dalla commissione elettorale, a Kandahar, provincia culla dei taleban, dopo il micidiale attacco di ieri nel corso del quale sono stati uccisi il responsabile dei servizi afghani a Kandahar, generale Abdul Momin, il potente capo della polizia di Kandahar, generale Abdul Raziq e un cameraman della tv afghana “Rta”. Il bersaglio era però il comandante statunitense della Nato, Scott Miller. Feriti invece il governatore della provincia, Zalmai Wesa, un comandante regionale dell’esercito, e almeno due americani.

Le donne sono state bersagliate dai fondamentalisti: sanguinosi sono stati gli attacchi dei taleban ai comizi delle candiodate (Ansa)

Continuano, intanto, le minacce dei talebani che, in un comunicato diffuso oggi, tramite il sito web del cosiddetto “Emirato islamico dell’Afghanistan”, hanno detto che “intendono chiudere tutte le strade principali e secondarie del Paese nel giorno del voto in modo che tutti i cittadini restino a casa”. Nel testo, firmato dalla commissione militare del movimento fondato dal mullah Omar, si chiede ai cittadini afghani di boicottare il sondaggio, considerato un “processo americano”, in un paese che “da 17 anni è sotto l’occupazione diretta dell’America”.

L’allestimento di un seggio elettorale a Kabul (Ansa)

I punti chiave

WOLESI JIRGA: nella Camera bassa del Parlamento siedono 250 deputati (uno dei 250 seggi è riservato ai Sikh) eletti con mandato quinquennale;

ELETTORI: sono poco di più 8,8 milioni (oltre 3 milioni sono donne), secondo i dati della Commissione elettorale indipendente;

CANDIDATI: sono oltre 2.500 e circa il 16% sono donne;

SEGGI: più di 5.000 dovrebbero poter aprire in 33 delle 34 province (a Ghazni il voto è stato rinviato);

SICUREZZA: il governo di Kabul ha annunciato che saranno dispiegate
54mila unità delle forze afghane, tra soldati e poliziotti;

RISULTATI: i provvisori dovrebbero essere annunciati a metà
novembre, per quelli definitivi bisognerà attendere un altro mese.

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Il testo originale e completo si trova su:

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/elezioni-afghane

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