Afghanistan. Terrore a Kabul, il Daesh assalta un tempio sikh: 150 in ostaggio
I militari all’esterno del tempio attaccato a Kabul – Reuters
Un gruppo di kamikaze e uomini armati ha assaltato un tempio della minoranza sikh a Kabul.
Circondati dalle forze di sicurezza, si sono asserragliati nel tempio prendendo in ostaggio almeno 150 fedeli “che stiamo cercando di salvare“, ha detto il portavoce del ministero dell’Interno Tariq Arian. “Il primo piano del tempio è stato sgomberato e diverse persone intrappolate sono state salvate, mentre le forze speciali stanno cercando di salvare il resto dei civili il più presto possibile”, ha aggiunto il portavoce.
I parenti degli ostaggi all’esterno dell’edificio sotto assedio – Reuters
Fonti parlano di almeno undici vittime (tra esse due degli essalitoriì), così come sembra credibile la rivendicazione da parte del Daesh (Stato iuslamico) che ha formaro recentemente altri due attacchi nella capitale: azioni compiute subito dopo lil primo accordi di Doha sulla pace tra taleban e Stati Uniti-
L’attacco è iniziato alle 7,45 ora locale (le 4,15 in Italia). “L’azione di oggi a Kabul non
ha nulla a che fare con i combattenti dell’Emirato islamico (come si definiscono i talebani”, ha detto il principale portavoce dei ribelli, Zabihullah Mujahid, in un messaggio su Twitter. Dichiarazione che da più forza alla rivendicazione sul Web da parte del Daesh.
Soccorsi a un fedele ferito nell’attacco – Ansa
Più di quarant’anni di conflitto armato in Afghanistan hanno costretto migliaia di sikh e indù, entrambe le religioni originarie del subcontinente indiano, a fuggire dal Paese e a cercare rifugio all’estero, soprattutto in India. Ciò ha portato a una drastica riduzione della loro presenza in Afghanistan da circa 200.000 fedeli di 30 anni fa ai circa 1.500 di oggi, che si trovano ad affrontare anche gravi discriminazioni sociali e religiose.