La “Scuola della pace”, una speranza per i giovani afghani
Luisa Urbani – Città del Vaticano
Nel dramma di un Paese dove lo studio è un diritto ancora oggi negato a molti bambini e ragazzi, la “Tangi Kalay – Scuola della Pace” rappresenta uno spiraglio di speranza per le nuove generazioni afghane. Mentre molti istituti vengono distrutti a causa della guerra, la scuola fondata da padre Giuseppe Moretti nel 2005 allarga i suoi spazi e accoglie 500 nuovi alunni. Grazie a una raccolta fondi è stato possibile rispondere alla richiesta del direttore dell’istituto, fornendo 250 banchi biposto.
Le origini della “Scuola della pace”
L’istituto, che si trova nel villaggio di Tangi Kalay, sulle colline al di sopra di Kabul, è nato grazie all’impegno di padre Moretti che, convinto della necessità della scuola per preparare ottimi cittadini, ha voluto offrire ai bambini afghani la possibilità di studiare “perché – spiega il barnabita a Vatican News – anche loro, come tutti i ragazzi del mondo, hanno diritto all’istruzione”.
“Nel villaggio di Tangi Kalay – prosegue – i bambini facevano lezione in un cortile perché non avevano una struttura adatta. Allora decisi di realizzazione lì una ‘Scuola della pace’ che educasse le nuove generazioni a costruire un mondo migliore, in una terra che da anni è martoriata dalla guerra”. Una scelta che fu accolta con molta gratitudine e gioia dalla popolazione.
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