Menu

ALGERIA – (2 Marzo 2019)

Le proteste. Il «no» a Bouteflika scatena la Primavera algerina


Redazione Esteri sabato 2 marzo 2019
Un morto, decine di feriti e arresti nella capitale nell’ennesima giornata di mobilitazione contro la ricandidatura dell’anziano presidente. Per la prima volta in tv le immagini
Gli scontri di ieri al Algeri (Ap)

Gli scontri di ieri al Algeri (Ap)

Un morto, decine di feriti e 45 arresti è il bilancio di scontri avvenuti ieri ad Algeri durante le nuove manifestazioni contro la candidatura del presidente Abdelaziz Bouteflika ad un quinto mandato, alle quali hanno partecipato decine di migliaia di persone nella capitale e in altre città, tra cui Orano e Sétif.
Secondo la corrispondente del quotidiano francese “Le Figaro” 56 poliziotti e 7 manifestanti sono rimasti feriti negli incidenti avvenuti alla fine della giornata vicino alla presidenza della Repubblica, nel quartiere di Mouradia.

La folla in piazza nella capitale (Ap)

La folla in piazza nella capitale (Ap)

La polizia porta via un giovane fermato (LaPresse)

La polizia porta via un giovane fermato (LaPresse)

Anche alcune personalità politiche e altri candidati alle presidenziali si sono uniti agli appelli alle proteste, in quella che potrebbe diventare una sorta di Primavera algerina, uno dei pochi Paesi nordafricani risparmiati dalle rivolte del 2011.

Un poliziottoi ferito negli scontri (LaPresse)

Un poliziottoi ferito negli scontri (LaPresse)

Il Fronte delle Forze socialiste (Ffs) aveva chiamato i suoi aderenti a marciare ieri ad Algeri. Intanto, per la prima volta dall’inizio delle proteste, due settimane fa, anche la televisione nazionale algerina ha trasmesso immagini delle manifestazioni.

La resa di un manifestante (LaPresse)

La resa di un manifestante (LaPresse)

La tv comunque non ha riferito la parola d’ordine dei manifestanti, che è appunto il no alla nuova candidatura del presidente, mentre le autorità avevano vietato ogni forma di manifestazione.

Il testo originale e completo si trova su:

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/algeria-rivolta

condividi su