ASIA/EMIRATI ARABI – ( 9 Novembre )

ASIA/EMIRATI ARABI – Omicidio di un medico cristiano indiano: si esclude la motivazione religiosa

Abu Dhabi (Agenzia Fides) – Non vi è una motivazione religiosa nè il fondamentalismo islamico dietro l’omicidio del medico cristiano indiano Rajan Daniel, ucciso il 2 novembre negli Emirati Arabi. L’uomo è stato ucciso con numerose coltellate dal pakistano Mohamed Abdul Jamil, nell’Ahalia Hospital di Abu Dhabi, dove lavorava. Ultimati gli accertamenti medici, la salma è stata rimpatriata ed è giunta ieri mattina a Thiruvananthapuram (nello stato indiano del Kerala). Il dottor Daniel era un cristiano appartenente alla comunità dell’Esercito della Salvezza. I solenni funerali si celebrano oggi, 9 novembre, nella Sala della sua comunità, nella località di Kavadiar, a Thiruvananthapuram. Interpellato da Fides, p. Stephen Alathara, Segretario del Consiglio dei Vescovi cattolici del Kerala, a nome dell’Episcopato “condanna l’omicidio, avvenuto mentre il dottore stava svolgendo la sua missione, il suo servizio professionale”, chiede una “pronta indagine”, affermando che i Vescovi “pregano per la sua anima e per la sua famiglia, ma anche per il suo assassino”.
Fonti di Fides nella comunità cristiana presente negli Emirati Arabi notano che i leader delle Chiese nella penisola arabica non si sono pronunciati sul caso, ma la vicenda va pian piano chiarendosi. L’omicida, infatti, era un paziente del dottor Daniel, che lo seguiva nei suoi disturbi da circa tre mesi. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, l’uomo era scontento perchè, a suo dire, la terapia assegnatagli dal dott. Daniel non aveva prodotto miglioramenti. Per questa ragione, in un attacco di rabbia e di follia, ha ucciso il medico. La polizia ha informato che Mohamed Abdul Jamil, arrestato subito dopo il folle gesto, è accusato di omicidio premeditato e che due giorni fa l’uomo ha tentato il suicidio in carcere, dando evidenti segni di squilibri mentali. Sarà perciò sottoposto a una perizia psichiatrica. L’instabilità mentale, piuttosto che la motivazione religiosa, spiegherebbe quindi l’omicidio. Fonti di Fides informano che il dottore, originario del Kerala (India del Sud), era molto religioso e, durante le pause nel suo lavoro, leggeva la Bibbia. Poco prima di essere ucciso, ha riferito un suo paziente, aveva meditato le Sacre Scritture. L’uomo lascia la moglie e una figlia. (PA) (Agenzia Fides 9/11/2012)

 

Il testo completo si trova su:

http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=40274&lan=ita

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