ASIA/INDONESIA – (18 Ottobre)

A Flores c’è "libertà di conversione dall’islam al cristianesimo", nota il Vescovo di Ruteng

Ruteng (Agenzia Fides) – Rispetto ad altri paesi islamici del mondo, dove la conversione dall’islam a un’altra religione è punita perfino con la morte “a Flores, culla del cristianesimo in Indonesia, nella diocesi di Ruteng, c’è ogni anno un piccolo gruppo di musulmani, 5-6 persone, che si convertono al cristianesimo e si battezzano. Ma questo non desta scandalo né alcuna reazione violenta”: è quanto dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Hubertus Leteng, Vescovo di Ruteng. La sua diocesi comprende un territorio con tre città, con oltre 700mila fedeli cattolici, che costituiscono il 93% della popolazione totale.
“Flores – nota il Vescovo – è impermeabile alle forme di fondamentalismo che percorrono l’Indonesia. Per ragioni storiche, geografiche e culturali, la popolazione locale è stata sempre aperta all’annuncio del Vangelo”. Inoltre, nota Mons. Leteng, “in Indonesia, paese a maggioranza islamica, Flores non è vista come un corpo estraneo: è piuttosto una testimonianza del pluralismo tipico della nazione e incarnazione dei principi del Pancasila, che sono alla base dello stato”.
Il Vescovo nota che “tentativi di innescare un conflitto interreligioso, da parte di provocatori, vi sono anche qui, ma l’atteggiamento di leader religiosi, autorità civili e della gente comune ha sempre fatto sì che tali tentativi fallissero”.
La missione della Chiesa a Flores, conclude, prosegue rigogliosa grazie alle abbondanti vocazioni: ad esempio il Vescovo cita le oltre 800 aspiranti suore, che nella sua diocesi svolgono un prezioso servizio pastorale in parrocchie, scuole e comunità. (PA) (Agenzia Fides 18/10/2011)


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