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AUSTRIA/ISLAM – (2 Novembre 2020)

Austria. Vienna sotto attacco, morti e feriti. Il governo: è terrorismo


lunedì 2 novembre 2020
Colpiti diversi punti centrali della città, tra cui la zona circostante la sinagoga. Un gruppo di uomini avrebbe sparato a caso nei locali. Alcune fonti parlano di 7 vittime. Tra i feriti alcuni gravi

Un commando in azione e un attacco multiplo in una Vienna affollata di persone alla vigilia del lockdown. La città è piombata stasera nell’incubo del terrorismo, con una dinamica che assomiglia alla tragica notte del Bataclan di Parigi, il 13 novembre di 5 anni fa, con gli attentatori che hanno sparato a caso nei locali.

La matrice dell’attacco non è ancora chiara, così come il bilancio delle vittime. Al momento la polizia ha confermato la morte di un agente e di un attentatore, mentre alcuni media parlano di almeno 7 vittime. Negli ospedale sono arrivati 15 feriti, di cui 7 in gravi condizioni.

Tutto è cominciato vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, nel centro della capitale austriaca, dove molte persone si godevano l’ultima libera uscita prima della serrata dettata dal Covid-19: verso le 20 i primi spari, un’esplosione (forse uno degli assalitori che secondo alcune fonti si sarebbe fatto esplodere), diversi sospetti in fuga, un altro ancora arrestato. Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, non ha confermato la cattura di uno o più assalitori. Come nessuno ha confermato che l’obiettivo primario dell’attacco fosse proprio il luogo di culto ebraico: la polizia ha riferito che il commando, composto da “molti sospetti armati di fucile”, ha sparato in 6 luoghi diversi della città. Le forze speciali hanno dunque dato il via a una massiccia caccia all’uomo per le vie di Vienna, presto affiancate dall’esercito.

La polizia viennese ha quindi invitato i residenti del centro a trovare riparo e non uscire di casa e a non diffondere foto o video dell’attacco in corso che avrebbe potuto mettere in pericolo agenti o passanti. I social si sono tuttavia riempiti di immagini, molte delle quali raccapriccianti, mentre testimoni scrivevano di aver udito “almeno 50 spari”. Alcuni media hanno parlato anche di una presa di ostaggi in un ristorante giapponese, ma anche questa informazione al momento non è stata confermata.

“È un attacco terroristico disgustoso”, ha reagito il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, aggiungendo che l’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo. Ma è l’Europa intera – già fiaccata dalla pandemia – a condannare “un atto codardo”, nel nome dell’unità “contro l’odio e la violenza”. “I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo”, ha tuonato il presidente francese Emmanuel Macron di fronte all’ennesimo attacco in Europa dopo la decapitazione di Samuel Paty e gli attentati di Nizza e Lione. “Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea”, ha twittato anche il premier Giuseppe Conte. Intanto, la Repubblica Ceca ha deciso di avviare controlli alle frontiere con l’Austria.

In uno dei video circolari subito dopo i primi spari, si vede un uomo vestito con abiti chiari, armato di fucile circolare per le strade di Vienna. Lo stesso uomo, steso a terra, apparentemente morto, compare in una fotografia finita successivamente in rete. In un secondo filmato, un altro uomo, con abiti simili al precedente, spara contro un giovane che si accascia a terra. L’uomo armato si allontana di qualche metro, poi torna e spara ancora contro il giovane. Un terzo video mostra quattro uomini, anch’essi con maglietta bianca e pantaloni chiari, fermi con le mani in alto, in atteggiamento di resa. Altri video mostrano una folla in preda la terrore che cerca riparo in una strada della città.

Il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte ha espresso vicinanza al popolo austriaco. Anche la Turchia ha condannato l’attacco.

“Qualunque sia lo sfondo dell’attacco odierno, deve essere chiaro che non c’è giustificazione per la violenza cieca”; lo ha detto l’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, che ha chiesto di pregare per le vittime dell’attentato e i servizi di emergenza.

“Siamo più forti dell’odio e del terrore”, ha assicurato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. “L’Europa condanna con forza questo atto codardo che viola la vita e i nostri valori umani”, gli ha fatto eco il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. E il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, ha incalzato: “In tutto il nostro continente siamo uniti contro la violenza e l’odio”.

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Il testo originale e completo si trova su:

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/austria-vienna-attacco-sinagoga-morti-feriti

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