AZERBAIGIAN – (16 Novembre)

AZERBAIGIAN: AMNESTY INTERNATIONAL, RAPPORTO SULLA SOPPRESSIONE DELLA LIBERTÀ

Un nuovo Rapporto di Amnesty International denuncia la repressione del dissenso ordita dalle autorità dell’Azerbaigian nel marzo di quest’anno. Titolo dell’indagine diffusa oggi: “La primavera che non sbocciò. La soppressione della libertà in Azerbaigian”. Da marzo, è quanto emerge dal Rapporto, giovani attivisti ed esponenti dell’opposizione sono stati imprigionati sulla base di accuse pretestuose; giornalisti e difensori dei diritti umani hanno ricevuto minacce. Amnesty International sollecita l’immediato rilascio di 17 prigionieri di coscienza, condannati in relazione alle proteste. “Il giro di vite – afferma Natalia Nozadze, ricercatrice di Amnesty International sull’Azerbaigian – ha mandato un messaggio chiaro e calcolato: esprimere pubblicamente il dissenso e cercare di mobilitare l’opinione pubblica contro il governo non è tollerato”. Per Nozadze, “l’Unione europea e gli altri partner internazionali dell’Azerbaigian devono usare ogni opportunità per sollecitare il rilascio dei prigionieri di coscienza e la fine della soppressione delle proteste pacifiche, delle opinioni critiche e dell’opposizione politica”.

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