BELGIO – ( 22 Marzo 2016 )

Bruxelles: attacco al cuore dell’Europa

Almeno 34 morti e oltre un centinaio di feriti in un attentato kamikaze all’aeroporto. Un’altra esplosione in metropolitana

 

Wikimedia Commons

Il terrore torna a scuotere l’Europa e stavolta ad essere colpita è la sua città simbolo, Bruxelles, capitale e centro nevralgico di un processo di integrazione lungo sessant’anni. Un attacco mirato, dunque, che avviene a soli 4 mesi dalle stragi di Parigi, ancora una volta rivendicato dai jihadisti dello Stato Islamico.

Due esplosioni verificatesi stamattina, verso le 8, presso l’aeroporto di Zaventem hanno provocato almeno 13 morti e 35 feriti, mentre al momento non si registrano vittime nella deflagrazione avvenuta presso la fermata della metropolitana di Maalbek, a poca distanza dalla sede della Commissione Europea. Ancora da confermare le voci su un’altra esplosione alla fermata Schuman.

L’esplosione in aeroporto è avvenuta in prossimità dei banchi di accettazione della American Airlines. Alcune esclamazioni in arabo poco prima della tragedia toglierebbero ogni dubbio: si è trattato di un attacco kamikaze. Nel trambusto della fuga, molti passeggeri sono stati fatti evacuare sulla pista di atterraggio, da dove, al momento non possono muoversi. Alla chiusura dello scalo, tutti voli diretti a Bruxelles, sono stati deviati verso l’aeroporto di Charleroi.

Dopo la convocazione del consiglio di sicurezza, il governo belga ha proclamato l’allarme al massimo livello su tutto il territorio nazionale. A Bruxelles, traffico paralizzato, per permettere l’afflusso di ambulanze verso il luogo dell’attentato, mentre anche i collegamenti verso l’aeroporto sono stati interrotti.

La strage arriva a poco più di 48 ore dall’arresto di Salah Abdelsalam, uno dei responsabili delle stragi di Parigi dello scorso 13 novembre. L’uomo è stato catturato dopo quattro mesi di latitanza, durante i quali l’allarme attentati è rimasto sempre ai massimi livelli. E nella sua rivendicazione, l’Isis parla di un gesto di risposta all’arresto dell’uomo.

“Costernati” i vescovi del Belgio esprimono in una nota il loro cordoglio e condividono “l’angoscia di migliaia di viaggiatori e delle loro famiglie, di professionisti dell’aviazione, dei cittadini e delle squadre di soccorso”. I presuli affidano le vittime “alle preghiere di tutti in questa nuova situazione drammatica” e ricordano che i cappellani dell’aeroporto “sono al servizio di tutti e fornire il necessario sostegno spirituale”. “Che l’intero paese possa vivere questi giorni con una grande responsabilità civica”, è il loro auspicio.

Anche il cardinale arcivescovo di Esztergom-Budapest, Péter Erdő, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, ha deplorato l’“atto disumano”, assicurando la propria “preghiera per le vittime” ed esprimendo la propria “vicinanza alle loro famiglie”.
“In questo tempo tormentato – ha aggiunto il cardinale Erdő – invito a non lasciarci sopraffare dalla paura e a pregare per la pace in Europa, in Medio Oriente e in tutto il mondo”.

Intanto messaggi di solidarietà giungono da tutto il mondo. Dall’Italia, il presidente Sergio Mattarella afferma: “Gli ultimi, gravissimi attentati di Bruxelles confermano tragicamente che l’obiettivo del terrorismo fondamentalista è la cultura di libertà e democrazia”. Esprimendo il cordoglio per le vittime e “la più decisa condanna per gli esecrabili atti di violenza”, il capo di Stato ribadisce “la ferma convinzione che la risposta alla minaccia terroristica deve trovare saldamente uniti i Paesi dell’Unione Europea”. “Occorre affrontare questa sfida decisiva con una comune strategia, che consideri la questione in tutti i suoi aspetti: di sicurezza, militare, culturale, di cooperazione allo sviluppo. In gioco ci sono la libertà e il futuro della convivenza umana”, afferma Mattarella.

[Segue cronaca]

Il testo originale e completo si trova su:

https://it.zenit.org/articles/bruxelles-attacco-al-cuore-delleuropa/

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