CIAD – (2 Aprile 2020)

Soldati del Ciad impegnati contro Boko Haram in Nigeria
Soldati del Ciad impegnati contro Boko Haram in Nigeria  (AFP or licensors)

Boko Haram, il Ciad invia militari in Niger e Nigeria

Per rafforzare l’azione di contrasto al gruppo terrorista Boko Haram, il ministro della Difesa del Ciad annuncia l’invio di soldati nei vicini Niger e Nigeria, dopo che il Paese ha subito la perdita di un centinaio di militari nel solo mese di marzo a causa degli attentati del gruppo jihadista. L’intervista all’africanista Anna Bono

Elvira Ragosta – Città del Vaticano

Negli ultimi mesi Boko Haram ha intensificato i suoi attacchi. Una fazione del gruppo jihadista si è recentemente insediata nel bacino del lago Ciad, un territorio che interessa gli Stati di Ciad, Nigeria, Niger e Camerun. In particolare, nelle zone semi-insulari e paludose della provincia del lago Ciad, dall’inizio del 2020 l’organizzazione ha raddoppiato i suoi attacchi contro le locali forze di sicurezza. L’ultimo è avvenuto la scorsa settimana contro una base militare ciadiana sull’isola di Bohoma, causando la morte di 98 soldati. L’esercito ha reagito con un’offensiva sul territorio e le notizie che giungono dal Ciad parlano di 76 presunti membri di Boko Haram uccisi. Il governo ha inoltre deciso di intensificare la presenza militare nell’azione di contrasto al fenomeno, inviando altri militari in Niger e in Nigeria. Sul territorio, dal 2015 è presente una forza multinazionale.

Il gruppo jihadista sulle rive del lago Ciad

“Nella zona del lago Ciad – spiega Anna Bono, professoressa di Storia e Istituzioni dei Paesi Africani – è attiva una delle due fazioni di Boko Haram. Dopo il 2015, infatti, l’organizzazione si è divisa in due gruppi, uno più piccolo, che continua ad essere legato ad Al Qaeda e che si concentra nella base storica in Nigeria, l’altro invece, legato allo Stato islamico, si è riorganizzato proprio sulle rive del lago Ciad e sulle isole”.

Ascolta l’intervista ad Anna Bono

La professoressa pone l’accento sulla diversa modalità di agire di questa fazione di Boko Haram: “Sta creando da qualche mese, in base alle notizie che si hanno, un vero e proprio proto-stato in questa regione, riempiendo un vuoto di governo e amministrativo che dipende dal fatto che il governo nigeriano e quello del Ciad in questa zona sono poco presenti e quindi i gruppi armati jihadisti ne approfittano, non solo per insediarsi e creare una base, ma anche per creare una struttura che rende la popolazione solidale, perché finiscono per garantire, se non servizi, comunque strutture che i governi non garantiscono”.

L’impegno dell’esercito ciadiano

Riguardo all’azione dell’esercito ciadiano e al suo potenziamento nei paesi limitrofi, l’africanista Bono aggiunge: “Quello ciadiano è un esercito molto forte e deciso. Quando nel 2015 Boko Haram è stato cacciato dai territori vasti e da importanti città che aveva occupato e su cui aveva il controllo, se non del tutto, in parte è stato dovuto all’intervento del Ciad che ha dispiegato le sue forze militari che sono notevoli”.

Il testo originale e completo si trova su:

https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2020-04/nigeria-ciad-niger-boko-haram-terrorismo-jihadisti-africa.html

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