CRISTIANI PERSEGUITATI – ( 7 Maggio 2015 )

Colosseo: non abituarsi alla persecuzione
 
Venerdì sera al Colosseo si svolgerà un’iniziativa senza etichette e senza sponsorizzazioni né religiose né laiche. #RosarioalColosseo. Bruciati, crocefissi, decapitati, uccisi in mare, scacciati dalle loro case, la lettera N, Nazareni, scritta sulle loro case per individuarli: non c’è mai stato nella storia un tempo di così terribile persecuzione contro i cristiani.

 
 
 
 
marco tosatti
07/05/2015

Seguendo le parole di papa Francesco : “Oggi la Chiesa è una Chiesa di martiri” venerdì sera al Colosseo si svolgerà un’iniziativa senza etichette e senza sponsorizzazioni né religiose né laiche.  

Così un comunicato, senza intestazioni, annuncia l’evento: “Bruciati, crocefissi, decapitati, uccisi in mare, scacciati dalle loro case, la lettera N, Nazareni, scritta sulle loro case per individuarli: non c’è mai stato nella storia un tempo di così terribile persecuzione contro i cristiani. Da tante parti del pianeta si alza un grido di dolore che scuote le coscienze, ma i potenti del mondo restano indifferenti. Venerdì 8 maggio 2015, alle 20:30, si svolgerà al Colosseo (Arco di Costantino – Via di San Gregorio) un momento di preghiera per i cristiani perseguitati, in unione con le intenzioni del Papa e dei vescovi italiani.  

Un’iniziativa spontanea, un gesto umile nato da semplici fedeli. Sotto l’Arco di Costantino, dove si celebrava la gloria dell’impero romano, a fianco del Colosseo, simbolo cristiano di passione e di dolore, si reciterà il Rosario e verranno lette testimonianze delle persecuzioni di oggi, dall’Iraq all’India, dal Pakistan alla Siria e alla Nigeria”.  


 

Abbiamo chiesto qualche chiarimento, e per il tag #RosarioalColosseo ci è stato risposto : “L’iniziativa ha una genesi molto semplice, come semplice è il gesto che viene proposto. Circa un mese fa, in un’occasione banale come una cena tra pochi amici, emerge lo sconcerto per le notizie che da anni continuano ad arrivare sulla persecuzione dei cristiani, alle quali ormai sembriamo esserci abituati. Neppure si trovano più nelle cronache principali, ma bisogna cercarle e condividerle sui media specializzati.  

Paesi dove per secoli c’è stata una pacifica convivenza di fedi e culture vengono lacerati da odio e brutalità, sempre contro i più pacifici e indifesi, i più facili da colpire. La mattanza dei cristiani è divenuto il tacito e accettato prezzo su cui erigere un nuovo ordine inquietante e oscuro.   

È chiara la coscienza che questa violenza inaudita tocca anche noi, i nostri figli educati alla fede, i nostri amici appena un po’ più distratti.Da qui l’esigenza di non restare indifferenti, di mostrare che siamo vicini alle sorelle e ai fratelli perseguitati perché la Chiesa di Cristo è una.   

L’idea è quella di un gesto pubblico di preghiera, che a Roma trova nel Colosseo la cornice ideale per celebrare la quotidiana Via Crucis di tanti cristiani e cristiani del nostro tempo. La scelta cade su un venerdì, per recitare i Misteri Dolorosi del Rosario, ascoltare la lettura di brevi racconti dalle terre della persecuzione e affidare a Maria Regina dei Martiri i patimenti e il merito prezioso dei fratelli e delle sorelle che offrono la vita per difendere la fede cristiana”. 


Il testo originale e completo si trova su:

http://www.lastampa.it/2015/05/07/blogs/san-pietro-e-dintorni/colosseo-non-abituarsi-alla-persecuzione-tHbw8Zk1GENGtVDHB6l7KM/pagina.html

 

condividi su