EGITTO – ( 11 Aprile )

EGITTO: PADRE HABIBI (COPTO ORTODOSSO), “MISURE CONCRETE PER ARGINARE VIOLENZE”

“Siamo stanchi di palliativi. C’è bisogno di misure concrete”. Così padre Makari Habibi, segretario personale del Patriarca copto ortodosso Tawadros II, ha dato ragione delle disposizioni richieste al governo islamista del Presidente Morsi per valutare la sua reale volontà di arginare i conflitti confessionali che negli ultimi giorni hanno provocato otto morti e l’assalto senza precedenti alla cattedrale copta del Cairo. “Chiediamo al Presidente – ha dichiarato padre Habibi all’agenzia turca Anadolu – che la legge si applichi a tutti, che si garantisca la sicurezza in tutto il Paese, che si realizzi in maniera integrale il principio di cittadinanza, che si modifichi il discorso religioso e che si insegni la storia copta nelle scuole”. Secondo il segretario di papa Tawadros “l’assenza di legislazione ha fatto sì che i copti siano trattati come cittadini di seconda classe”. Secondo padre Habib, le cui parole sono rilanciate da Fides, vanno perseguiti tutti coloro che incitano all’odio settario. E occorre garantire alla consistente minoranza copta una adeguata rappresentanza nelle istituzioni civili e politiche del Paese. “I copti costituiscono il 20% della comunità egiziana. Questo significa che abbiamo diritto a 100 dei 500 seggi del Parlamento e alla stessa percentuale nei ministeri, tra i governatori e tra i membri dell’esercito e della polizia” ha chiarito il sacerdote copto.
 
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