EGITTO – (14 Ottobre)

SAMIR KHALIL (GESUITA), "FANATISMO NON È VERO ISLAM"

“In un momento in cui libertà, dignità, uguaglianza e democrazia sembravano traguardi più vicini, i cristiani perdono nuovamente la speranza”. E’ il commento di padre Samir Khalil Samir, gesuita egiziano docente di Teologia ed islamologia al Pontificio Istituto Orientale, sulla strage di copto cristiani domenica scorsa al Cairo. Parlando ad Acs, Aiuto alla Chiesa che Soffre, il gesuita ha sottolineato come i gruppi fondamentalisti, specie i salafiti, non più ostracizzati come nel regime di Mubarak, oggi escano oggi “alla luce del sole” approfittando del vuoto di potere per perseguire con la forza i propri fini politici. I locali seguaci del salafismo sono più radicali dei Fratelli Musulmani e negli ultimi mesi sono stati spesso autori di violenze contro cristiani e musulmani moderati. “Le violenze di domenica sono state terribili – ha affermato padre Samir – e mi ha rattristato che il termine martire, in uso nel mondo arabo, sia stato utilizzato solo per i militari morti e non per i numerosi copti uccisi. Spero che le vittime non siano morte invano e che la gente si schieri contro un modello inaccettabile di società”. Sul voto di novembre il religioso si dice ottimista, sebbene “ci vorranno anni per imparare la democrazia e la libertà religiosa. Il fanatismo islamico non è il vero Islam anche se molti musulmani violenti credono lo sia. Preghiamo che il sangue degli innocenti sia seme di giustizia”.

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