EGITTO/ISLAM – ( 25 Giugno )

EGITTO – ISLAM
Cattolici egiziani “nell’insicurezza”; aspettano Mohammed Morsi alla prova dei fatti

P. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica, teme l’islamizzazione della società e la sharia. Anche se il nuovo presidente ha detto delle “belle parole” per rassicurare cristiani, laici e donne. Lo scontro fra Fratelli Musulmani ed esercito rischia di bloccare lo sviluppo della società.

Il Cairo (AsiaNews) – L’elezione  a presidente di Mohammed Morsi, dei Fratelli Musulmani rende i cristiani “insicuri”. Al di là delle “belle parole”, i cristiani vogliono “vedere i fatti”. È quando dichiara ad AsiaNews p. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica in Egitto.

“I Fratelli Musulmani – spiega p. Greiche – hanno una storia poco brillante nei rapporti con i cristiani. Essi sono da sempre sostenitori di una politica che vuole attuare la sharia e islamizzare la società egiziana nel modo di vestire, nel lavoro e nelle tradizioni della vita quotidiana”. Per questo, aggiunge, i cristiani rimangono “insicuri” e non proprio certi che questa vittoria vada festeggiata.

Ieri, dopo la dichiarazione ufficiale della sua vittoria, Mohammed Morsi ha promesso che la sua leadership comprenderà anche rappresentanti laici e cristiani e ha tranquillizzato le donne sui loro diritti. Ma p. Greiche mostra scetticismo: “Per esperienza, sappiamo quale è la politica che fanno i Fratelli Musulmani. Le belle parole sono buone, ma bisogna vedere i fatti”.

Da tempo le minoranze cristiane chiedono parità di diritti nell’edificazione dei luoghi di culto e nella libertà di espressione, oltre all’eliminazione di ogni discriminazione sul lavoro e nella società. La rivoluzione dei Gelsomini, che ha portato alla caduta di Mubarak, aveva abbracciato queste tesi e pubblicizzato la cittadinanza comune per cristiani e musulmani, con uguali diritti e doveri. Ma le elezioni si sono concluse con un confronto fra Morsi, candidato dei Fratelli Musulmani, e Ahmed Shafic, candidato dell’establishment e dell’esercito. P. Greiche conferma che fra gli attuali sostenitori di Morsi vi sono molti giovani della rivoluzione: “Non volendo i militari – dice – hanno appoggiato Morsi”.

Ieri Mohammed Morsi ha elogiato la rivoluzione e i martiri e ha chiesto al “grande popolo d’Egitto” di “rafforzare la nostra unità nazionale”.

P. Greiche prevede che vi sarà un confronto sempre più serrato fra i militari – che non vogliono perdere il loro potere nella società egiziana – e i Fratelli Musulmani, per anni combattuti dall’establishment.

“Vi sono già i segni di un’empasse – egli dice. Per l’inizio del suo mandato, Morsi dovrebbe giurare il 1mo luglio davanti alla Corte costituzionale, che attualmente è composta dal Consiglio militare. Invece Morsi vuole votare davanti al parlamento, che però è stato dissolto oltre una settimana fa, azzerando la vittoria degli islamisti. Il futuro della società e dell’economia rischia di essere bloccato dal confronto fra questi due poteri forti”.

 

Il testo completo si trova su:

http://www.asianews.it/notizie-it/Cattolici-egiziani-nell’insicurezza;-aspettano-Mohammed-Morsi-alla-prova-dei-fatti-25118.html

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