Cosa pensa della decisione francese?
Una legge che censura la libertà di opinione è sempre un poco pericolosa, può essere facilmente stravolta e usata male, e per questo mi lascia in qualche modo perplessa. Daltro lato, però, i francesi hanno fatto in modo che si parli di genocidio armeno e che questo non sia considerato un tabù.
Crede che anche altri Paesi possano seguire la Francia in questo campo che dovrebbe essere competenza più degli storici che non dei politici?
La decisione francese potrebbe indurre anche altri Paesi a fare lo stesso. Allapprovazione di una legge che considera la negazione pubblica del genocidio armeno un atto illegale e da perseguire preferirei, tuttavia, un percorso certamente più lungo ma che va in profondità come quello storico e culturale che stimoli un dibattito interno, anche in Turchia, per giungere a una condivisione di vedute legate ai fatti del 1915.
A che punto è la storiografia che si occupa del genocidio armeno?
In questi ultimi anni gli studi sul genocidio armeno si sono moltiplicati e specialmente nellambito anglosassone sono usciti testi fondamentali, come quello dellecclesiastico Grigoris Balakian, unico sopravvissuto alla strage del 24 aprile 1915, con cui ebbe inizio il genocidio. Quella notte furono arrestati, secondo modalità riprese poi da Hitler per gli ebrei, e deportati i leader e gli intellettuali della comunità armena di Costantinopoli. Balakian per la sua straordinaria conoscenza del tedesco venne salvato da un ufficiale tedesco che lo prese come interprete. Balakian divenne così un testimone del genocidio che racconterà nel suo libro del 1920, Il Golgotha armeno, pubblicato a Mosca e che nessuno conosceva. Ora il testo è stato scoperto da un suo pronipote che lo ha portato allattenzione del pubblico. Sono uscite anche molte testimonianze, sono stati aperti gli archivi tedeschi e austriaci che hanno fatto emergere lettere e racconti angosciati di quegli anni, come anche le petizioni che i tedeschi sparsi per limpero Ottomano mandavano al loro governo perché intervenisse. Lo scorso anno in Germania è uscito un documentario dal titolo La catastrofe. La questione del genocidio sta tornando prepotentemente alla luce e la legge francese lo pone allattenzione di un pubblico ancora più vasto.
La Turchia ha sempre negato il genocidio, tuttavia, qualcosa sembra muoversi…
Studiosi e giornalisti, soprattutto dopo lassassinio del giornalista turco-armeno, Hrant Dink, il 19 gennaio del 2007 a Sisli, hanno cominciato a studiare e ad approfondire la questione del genocidio. È una cosa un po sotterranea poiché il governo è attestato fermamente su posizioni di totale negazionismo. La stessa opinione pubblica comincia a celebrare lanniversario della morte di Dink, che era stato condannato per aver scritto del genocidio armeno, scendendo in piazza come accaduto nei giorni scorsi in diverse città. Nel dicembre 2008, poi, un nutrito gruppo di intellettuali turchi ha lanciato una petizione on line per chiedere scusa agli armeni per ciò che era accaduto nel 1915, silenziata poi dal governo che si proponeva di denunciare i firmatari. La questione del genocidio viene studiata e affrontata sempre di più anche in Turchia.
Secondo gli analisti la legge francese sarà approvata anche dalla Corte europea dei diritti delluomo. Questo potrebbe avere conseguenze negative sul processo di adesione della Turchia allUe?
Il Parlamento europeo ha posto come clausola alla Turchia per lingresso in Europa il riconoscimento del genocidio armeno o almeno di grandi massacri. Se lUe fosse più risoluta forse la Turchia potrebbe riconoscere qualche cosa. La Commissione europea non lha posto subito come clausola e, quindi, la cosa è ora più difficile. Tuttavia, potrebbe rappresentare un blocco allingresso. Nel 2015 si celebrerà il centenario del genocidio armeno, voglio sperare che per questa ricorrenza si possano registrare positivi passi in avanti non solo sotto il profilo storico ma anche politico evitando di far cadere nelloblio qualcosa che invece deve essere ricordato.
a cura di Daniele Rocchi
Il testo completo si trova su: