1 GENNAIO 2012: TWAL (GERUSALEMME), PREPARIAMO I NOSTRI GIOVANI ALLA PACE (2)
La pace ha dichiarato il patriarca rievocando lincontro di Assisi del 2011 – non si ottiene con la forza né con i muri di cemento o con il filo spinato. La pace è un dono di Dio che si ottiene con la preghiera. Vogliamo una pace giusta e globale ha ribadito Twal – per porre fine al conflitto e alla cultura della violenza, e la creazione di uno Stato palestinese accanto allo Stato di Israele. Benedetto XVI ha chiesto a noi capi religiosi di Israele, durante la recente udienza a Roma, di non smettere di pregare per la pace in Terra Santa. Ed anche i pellegrini sono chiamati a fare la loro parte: un pellegrinaggio nella terra di Gesù ha detto Twal – è anche un’occasione unica per far nascere la pace. Nella sua omelia Twal ha parlato anche della primavera araba: le rivoluzioni arabe esprimono un risveglio della coscienza in favore di una maggiore democrazia, pace e giustizia sociale. Musulmani e cristiani sono scesi in strada fianco a fianco. La Primavera araba ha aggiunto – ha suscitato un vero entusiasmo e una grande speranza. Tuttavia, ha ravvisato Twal, sorgono dubbi circa le forme di governo che saranno attuate. I cristiani sperano in un forte principio guida per unificare un popolo dalle fedi differenti. Come il Papa, io chiedo ai giovani e ai meno giovani di rimanere lontani da ogni nazionalismo o dal fondamentalismo esasperato.
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