IRAQ – (19 Settembre 2017)

Lo scontro in Iraq. La Corte Suprema di Baghdad «sospende» il referendum in Kurdistan


Redazione Esteri martedì 19 settembre 2017

Regna il caos: secondo i giudici il voto di lunedì 25 settembre va rinviato, il presidente curdo Barzani: prima il governo iracheno deve trattare. La Turchia ammassa carri armati al confine

Carri armati turchi appostati al confine iracheno (Ansa)

Carri armati turchi appostati al confine iracheno (Ansa)

La Corte suprema irachena ha ordinato la sospensione del referendum sull’indipendenza del Kurdistan, indetto dalle autorità della regione autonoma per il 25 settembre. Non è chiaro, tuttavia, se queste ultime accetteranno la decisione, analoga ad altre richieste venute nelle ultime settimane dal governo e dal Parlamento, entrambe respinte.

Il 'presidente' della regione curda irachena, Masoud Barzani (a sinistra), con il segretario della Lega Araba Abulo Ghreit (Epa)

Il “presidente” della regione curda irachena, Masoud Barzani (a sinistra), con il segretario della Lega Araba Abulo Ghreit (Epa)

l referendum per l’indipendenza del Kurdistan iracheno non sarà rinviato se Baghdad non intavolerà
con la leadership curda entro tempi ragionevoli e garanzie internazionali “trattative serie”, ha invece risposto la presidenza della regione autonoma
del Kurdistan. I
n un comunicato della presidenza curda emesso dopo la riunione tenuta ieri tra il leader curdo Massud Barzani ed il ministro degli Esteri britannico, Michael Fallon – che ha chiesto un rinvio del voto e il via a negoziati con Baghdad – si afferma che Barzani ha risposto che “Tutte le alternative proposte non rispondono alla richiesta del popolo del Kurdistan per l’indipendenza. Ma se l’Iraq annuncia il via a trattative concrete e serie sull’indipendenza della regione entro un periodo di tempo preciso e con garanzie internazionali a quel punto potremmo tornare ai leader del popolo del Kurdistan per decidere”.

Kurdistan, Turchia e Francia lavorano per alternativa a referendum. Lo ha annunciato funzionario regione autonoma curda. La Turchia si sta adoperando, assieme alla Francia, per elaborare una nuova proposta “alternativa” alla consultazione referendaria indetta dalla regione autonoma irachena del Kurdiustan per l’Indipendenza dall’Iraq. Lo ha detto il capo delle Relazioni Estere (una sorta di ministero) della regione del Kurdistan, Falah Mustafa, come ha riporta la tv satellitare curda Rudaw.

Il voto, fissato per il prossimo 25 settembre, è fortemente osteggiato da Baghdad oltre che dalla stessa Turchia e l’Iran, due potenze regionali che temono che la consultazione possa galvanizzare le loro minoranze curde. La Turchia si sta adoperando, assieme alla Francia, per elaborare una nuova proposta “alternativa” alla consultazione referendaria indetta dalla regione autonoma irachena del Kurdiustan per l’Indipendenza dall’Iraq. Lo ha detto il capo delle Relazioni Estere (una sorta di ministero) della
regione del Kurdistan, Falah Mustafa, come ha riporta la tv satellitare curda Rudaw.
E mentre i caccia turchi continuano a martellare le posizioni dei “terroristi” del Pkk in Nord Iraq (ieri sarebbero state almeno 46 le vittime dei bombardamenti) , Ankara ha già ammassato un centinaio di tank al confine.

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