LA DIFFICILE TRANSIZIONE
Iraq, massacro senza fine:oltre 600 morti in un mese
Nuova raffica di attentati in Iraq, che sembra inesorabilmente ripiombare nella spirale di violenza dei primi anni del dopo Saddam Hussein. Due attentatori kamikaze si sono fatti esplodere laltra notte, a Tarmiyah, una cittadina a nord di Baghdad, davanti allabitazione di un leader della milizia sunnita uccidendo almeno 11 persone tra militari e agenti di polizia. Secondo la polizia lobiettivo era il leader della milizia sunnita Sahwa, Saeed Jassim che non è stato ferito. Il comandante del battaglione distaccato nella regione e il suo vice sono invece stati uccisi nellattacco. Lo rendono noto fonti mediche e della sicurezza, spiegando che il primo attentatore suicida ha azionato la sua cintura esplosiva martedì sera in mezzo a un gruppo di soldati e di miliziani Sahwa riuniti a cena a casa del leader locale Saeed Jassim.
Il secondo kamikaze si è invece fatto saltare in aria allingresso della struttura, mentre la gente tentava di fuggire. Sempre nella notte tra martedì e mercoledì, a Mosul un kamikaze su unautobomba si è fatto esplodere vicino a un posto di blocco in un quartiere ovest della città, uccidendo 8 persone, inclusi tre poliziotti. Lo hanno reso noto fonti mediche e della polizia. Nel mese di ottobre, oltre 600 persone sono state uccise nel Paese mediorientale, mentre nei primi nove mesi del 2013 sono 6.500 i morti: in un bilancio che si aggrava di giorno in giorno che riporta il Paese in una situazione peggiore di quella del 2008.
Un dramma di cui si è occupato ieri, al termine dellUdienza generale, anche papa Francesco: «La cara nazione irachena, purtroppo colpita quotidianamente da tragici episodi di violenza, trovi la strada della riconciliazione, della pace, dellunità e della stabilità». Questo auspicio è stato pronunciato da Jorge Bergoglio al termine dellUdienza generale in piazza San Pietro. Al termine dellincontro, il Papa ha salutato una delegazione delle «sovrintendenze » sciita, sunnita, cristiana, yazida e sabea del ministero per gli Affari religiosi della Repubblica dellIraq, «che costituiscono ha detto la ricchezza del Paese». La delegazione era accompagnata dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il Dialogo interreligioso che ha ospitato questi giorni un incontro con i rappresentanti iracheni. «Vi invito ha chiesto Francesco agli 80 mila fedeli presenti a piazza San Pietro a pregare per lIraq ».
Lincontro dei capi religiosi dellIraq, ha precisato il cardinale Tauran in una intervista a Radio Vaticana , aveva come «scopo principale la creazione di un Comitato per il dialogo interreligioso», in modo da «favorire questa armonia di cui il Paese ha tanto bisogno».
Luca Geronico
Il testo completo si trova su:
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/Iraq massacro senza fine oltre 600 morti in un mese.aspx#