IRAQ/SIRIA – ( 29 Giugno 2015 )

Iraq e Siria: senza sosta la guerra allo Stato islamico

– REUTERS

In Afghanistan è di almeno 11 soldati afghani uccisi e 9 feriti il bilancio provvisorio di un attentato nella provincia di Herat, mentre in Siria ed in Iraq si continua a combattere contro il terrorismo islamico. Marina Calculli:

In Siria e in Iraq la guerra all’autoproclamato Stato islamico stenta a contenere i militanti del Califfato. Dopo che i curdi di Kobane hanno respinto nuovamente lo Stato islamico dalla città, dopo un violentissimo attentato che la settimana scorsa ha ucciso circa 200 persone, un nuovo fronte è aperto da qualche giorno a Hassakeh, nella parte orientale della Siria dove il regime di Bashar al-Asad ha inviato rinforzi dopo che lo Stato islamico era penetrato nella zona sabato scorso. Hassakeh, non troppo lontana da Mosul, in Iraq, è strategica per i disegni territoriali del gruppo islamista che rivendica uno Stato a cavallo tra i due Paesi. Qui è stato tra l’altro accertato che i militanti del Califfato hanno utilizzato armi americane, rubate al debole esercito iracheno. In Iraq a combattere contro il gruppo islamista ci sono infatti poche truppe, accanto alle ben più organizzate milizie sciite armate e finanziate dall’Iran, così come in Siria è Hezbollah, il partito e milizia filo-iraniana, ad essere in prima linea contro lo Stato islamico, oltre che l’opposizione laica anti-regime. Insomma a cavallo tra Siria e Iraq la costellazione di milizie sta pericolosamente distruggendo l’idea stessa degli Stati. A corollario di ciò, c’è la crisi dei rifugiati – la più tragica che la regione abbia mai conosciuto, con milioni di cittadini sfollati all’interno e all’esterno dei due Paesi.

Il testo originale e completo si trova su:

http://it.radiovaticana.va/news/2015/06/29/iraq_e_siria_senza_sosta_la_guerra_allo_stato_islamico/1154739

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