ISRAELE – ( 1 Luglio )

Tel Aviv

Offensiva a Gaza: raid su 34 obiettivi
 
 

 

 
 
 
 

Giornata di dolore e di rabbia in Israele per l’uccisione dei tre giovani coloni israeliani rapiti il 12 giugno in Cisgiordania. All’indomani del ritrovamento dei loro cadaveri in un campo di Hebron, il governo Netnayhau si è diviso sulla risposta militare da dare a Hamas, considerato il responsabile di questo tragico sequestro, e per ora si è “limitato” ai raid aerei notturni sulla Striscia di Gaza.

Nel pomeriggio di martedì i tre giovani studenti della scuola rabbinica vengono sepolti l’uno accanto all’altro nel cimitero di Modiin, colonia ultraortodossa in Cisgiordania, a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv. A rendere omaggio a Gil-Ad Shaer, 16 anni, Eyal Yifrah, 19, e Naftali Fraenkel, 16, c’è anche il premier Benjamin Netanyahu: si tratta di un evento assolutamente anomalo perché di norma i capi di governo israeliani non partecipano per ragioni di sicurezza ad eventi molto affollati. Oltre a lui, deputati, ministeri, alti comandi militari: tutto Israele è stretto attorno ai famigliari dei tre ragazzi.

E intanto, mentre i razzi palestinesi continuano a piovere sul sud di Israele, il governo prepara la risposta. Nella notte tra lunedì e martedì i raid aerei hanno colpito 34 obiettivi a Gaza, almeno 4 i palestinesi feriti. In un’operazione in un campo profughi a Jenin, nel nord della Cisgiordania, è rimasto anche ucciso un 18enne palestinese. Nel governo, però, è emersa una spaccatura con i falchi ultranazionalisti che hanno criticato l’esercito e chiesto azioni più dure. Il falco, il ministro delle Finanze e leader del partito filo-coloni, Habayit Hayeudi, Naftala Bennett, ha giudicato troppo blande le opzioni messe sul tavolo dal comando militare. Se ne riparlerà dopo il funerale dei tre giovani.

Sono invece già state rase al suolo le case dei due presunti assassini: in piena notte, mentre già risuonavano i raid dell’aviazione, l’esercito è entrato a Hebron e ha demolito le abitazione dei due principali sospettati, entrambi noti attivisti di Hamas. È stata la prima demolizione punitiva attuata da Israele dal 2005. Intanto il ministro della Difesa, Moshe Yaalon, ha proposto di intitolare un nuovo insediamento ebraico in Cisgiordania alla memoria dei tre adolescenti e l’idea piacerebbe a Netanyahu.

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http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/rappresaglia-israele.aspx

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