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“L’operazione sarà estesa e proseguirà fino a quando gli spari verso le nostre città non cesseranno del tutto e la calma ritornerà”, ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu al termine di una consultazione con i responsabili militari a Beer Sheva, nel Neghev.
Secondo la stampa israeliana, negli attacchi della scorsa notte è rimasto ucciso un alto esponente dell’ala militare del movimento palestinese Jihad islamica, Hafez Hamad, mentre è sfuggito ai missili il leader delle Brigate Ezzedin al-Qassam a Rafah, Raed al-Attar. “Israele ha varcato una grave linea rossa, e ne subirà conseguenze” per aver bombardato la scorsa notte la casa di Al-Attar, afferma un portavoce di Hamas. Al-Attar è stato uno dei rapitori del caporale israeliano Ghilad Shalit.
Stando a fonti mediche palestinesi, citate dalla stampa israeliana, sarebbe di 35 morti e 300 feriti il bilancio provvisorio dell’operazione nella Striscia. L’attacco più sanguinoso è stato messo a segno contro un’abitazione di Khan Yunis, nel sud della Striscia, in cui sono morte otto persone, tra cui un bambino di 8 anni e due adolescenti. A Sajaya e a Zaitun, due rioni di Gaza City, sono rimasti uccisi una madre col figlio di 4 anni e due ragazzi di 12 anni.
Dalla Striscia sono partiti diversi razzi, intercettati in volo, contro l’area metropolitana di Tel Aviv dove è suonato l’allarme. Sirene anche a Modin, Rishon Letzion, Ashdod, Ashkelon, Rehovot, nella parte centrale del paese. La polizia ha invitato i cittadini a essere sempre vicini ai rifugi. Dall’inizio delle ostilità, sono finora 225 i razzi sparati dalla Striscia. “Per la prima volta”, si legge in un comunicato delle Brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato di Hamas, gli islamisti “colpiscono Haifa con un razzo R160, Gerusalemme occupata con quattro M75” e Tel Aviv con altrettanti ordigni.
“Dobbiamo fermare questo massacro, questo è un genocidio”, ha detto il leader palestinese Abu Mazen alla riunione straordinaria dell’Olp in corso a Ramallah. Intanto Israele prepara l’offensiva di terra: già richiamati in servizio 40.000 riservisti dell’esercito.
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