LIBIA – (21 Ottobre)

Quel corpo buttato - La verità ha bisogno anche di quelle immagini? SIR

Questa volta non c’è stata discussione. Ricordiamo l’uccisione di Bin Laden? Obama fermò la diffusione delle immagini del corpo dello sceicco ucciso e si scatenò un dibattito su temi forti: libertà di stampa, trasparenza, rispetto, ma anche ipocrisia (visto che tante immagini ritoccate, false, avevano comunque invaso lo spazio mediatico). Questa volta, con Gheddafi, il volto insanguinato del leader libico è arrivato in tutte le case all’ora di cena. Il suo corpo buttato lì, su una camionetta, si vede un po’ ovunque. Non solo: ci sono anche i filmati di un rais ferito e sanguinante che probabilmente implora pietà. E i resoconti sulle ultime parole: “Non sparate”. Immagini crude, come è cruda questa nostra società, che divora immagini e notizie, una dietro l’altra, spesso anche senza metabolizzarle. Come è cruda la rabbia e la rivolta di un Paese, la Libia, che adesso dalla guerra civile deve provare a uscire. E proprio questa crudezza delle immagini – forse qualcosa ci si poteva risparmiare, pensando che di un uomo si tratta – può far riflettere sui passi da fare per ricominciare. Proprio in Libia, dove dopo l’esplosione di rabbia, dopo le violenze e le grida in piazza, serve ricostruire un tessuto civile che permetta la rinascita di un Paese. Se la dittatura di Gheddafi, che fino a non molto tempo fa, tutto sommato, andava bene a molti dei suoi attuali nemici, ha prodotto immense sofferenze a tantissimi persone, libiche anzitutto, ora tocca riflettere su come evitare che il futuro ricalchi le impronte del passato. Serve davvero una pacificazione ampia, una svolta che il Comitato nazionale di transizione e i libici che con coraggio hanno combattuto dovranno perseguire con determinazione, cercando consensi e condivisione, prima ancora che tra i tanti spettatori/attori interessati esteri, tra la gente di Tripoli, Sirte e delle altre città e dei villaggi libici. La morte di Gheddafi e la sua ostentazione parlano di vendetta. Forse non poteva essere diverso ma noi non siamo d’accordo. La verità non ha bisogno di mostrare il corpo di un uomo, pur colpevole di terribili misfatti, buttato su una camionetta.


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