MEDIO ORIENTE – (25 Luglio 2017)

Medio Oriente. Israele cede: via i metal detector dalla Spianata delle Moschee


Silvia Guzzetti martedì 25 luglio 2017
 
La decisione, che ha lo scopo di allentare la tensione con i palestinesi sul luogo sacro, a poche ore dalla soluzione della crisi con la Cisgiordania. Ma le proteste potrebbero continuare
 
Si rimuovono le ultime strutture all'ingresso della Spianata delle Moschee o Monte del Tempio (Ansa)

Si rimuovono le ultime strutture all’ingresso della Spianata delle Moschee o Monte del Tempio (Ansa)

Israele ha cominciato a rimuovere, durante la notte, i metal detector introdotti a Gerusalemme, all’ingresso della Spianata delle Moschee, il 14 luglio scorso, dopo un attentato nel quale sono morti due poliziotti israeliani. La decisione aveva provocato un intensificarsi di tensioni e violenze in tutto il Medio Oriente e anche un attacco all’ambasciata israeliana ad Amman nel quale sono rimasti uccisi due giordani e un israeliano è stato ferito in modo grave. La Spianata delle Moschee è, infatti, il terzo luogo sacro per importanza ai musulmani e la sua gestione spetta proprio alla Giordania.

La decisione di rimuovere i metal detector è stata annunciata dall’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, dopo un’intensa mobilitazione diplomatica internazionale, per impedire un aggravamento della crisi. Dopo un incontro, a porte chiuse, del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, durato ore, l’inviato in Medio Oriente, Nikolaij Mladenov, aveva avvertito che “le tensioni rischiavano di allargarsi ben oltre la città antica di Gerusalemme se i metal detectors non fossero stati rimossi entro venerdì quando i musulmani si riuniscono in preghiera” affollando la spianata alla quale volevano poter accedere liberamente.

Polizia israeliana presidia l'ingresso del luogo sacro agli islamici e agli ebrei (Ansa)

Polizia israeliana presidia l’ingresso del luogo sacro agli islamici e agli ebrei (Ansa)

 

E’ stato con un comunicato stampa che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha spiegato che il gabinetto di sicurezza israeliano accettava “le raccomandazioni di tutti gli enti competenti in materia che consigliavano di sostituire i metal detector con telecamere di sorveglianza a tecnologia avanzata”. Questi sistemi meno intrusivi continuano, però, a non piacere ai responsabili islamici della Spianata che si oppongono a qualsiasi controllo israeliano sugli ingressi al luogo santo e la scelta di continuare a limitare l’ingresso ha provocato anche le proteste del direttore della grande moschea al-Aqsa. La Spianata delle Moschee – per gli ebrei il Monte del Tempio – è luogo santo anche per gli israeliani e, per questo motivo, il governo aveva deciso, oltre che di installare metal detectors, di proibire l’accesso a chi aveva meno di cinquant’anni.

Ma le proteste potrebbero non fermarsi. “I fedeli musulmani dovrebbero continuare a boicottare la preghiera sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme”, nonostante Israele abbia rimosso i metal detector per l’accesso al sito: è infatti questo l’invito che vien dalla Waqf, l’organizzazione religiosa che si occupa della gestione del terzo luogo sacro dell’Islam.

 

 

 

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