NIGER – ( 24 Maggio )

Niger, timori tra la popolazione per il rischio di nuovi attacchi terroristici



Due attentati ieri hanno sconvolto il Niger. Sconvolto ma non sorpreso la popolazione dello Stato africano. Nonostante si tratti del primo caso di doppio attentato suicida nella storia del Paese, gli attacchi avvenuti nelle località di Agadez e Arlit nella regione settentrionale erano prevedibili, secondo fonti dell’Agenzia Misna. “Gli attacchi di Agadez e Arlit fanno temere che Niamey possa essere il prossimo bersaglio dei gruppi armati”, hanno continuato fonti religiose contattate dall’agenzia nella capitale del Niger. L’attentato è stato rivendicato dal Movimento per l’unità e il jihad in Africa occidentale (Mujao), un gruppo islamista legato ad Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi), attivo soprattutto al di là della frontiera con il Mali, dove ha già messo a segno attacchi di questo genere. Nell’attentato contro la caserma di Agadez, sono rimasti uccisi 18 militari e un civile mentre altri 13 soldati sono stati feriti, sei dei quali versano in gravi condizoni. I quattro kamikaze sono morti nell’esplosione. Ad Arlit, 240 km più a nord, la società francese Areva, che da decenni sfrutta l’uranio nigerino, ha annunciato la morte di una persona rimasta ferita nell’attentato a un suo impianto. La centrale elettrica della fabbrica di trasformazione dell’uranio ha subito pesanti danni e almeno 14 lavoratori locali sono stati feriti dall’esplosione del veicolo guidato da due kamikaze. Il bilancio fornito dal governo fa invece riferimento a 49 agenti delle forze di sicurezza e un civile feriti nell’impianto, da mesi sorvegliato da soldati nigerini e francesi. Le autorità di Niamey hanno decretato il lutto nazionale e dovrebbero ulteriormente rafforzare il suo dispositivo di sicurezza al confine col Mali, ma anche nella capitale. Le fonti locali sottolineano ricordando che quello del Niger è stato il primo governo a chiedere un intervento militare internazionale per “salvare il Mali”, e anche a dispiegare 700 soldati quattro mesi fa accanto alle truppe francesi e maliane. Inoltre, il presidente Issoufou ha autorizzato gli Stati Uniti a stabilire due basi – a Niamey e Agadez – per il sorvolo della regione con droni, mentre il Ciad utilizza il Niger come punto di transito e rifornimento dei propri soldati impegnati sul fronte maliano. (G.F.)

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del sito Radio Vaticana
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