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NIGERIA – (11 Settembre 2019)

Nigeria. Detenuti 3.600 bambini per presunti legami con Boko Haram


Redazione Esteri mercoledì 11 settembre 2019
La denuncia di Human Rights Watch: «Arresti arbitrari, i minori trattenuti in condizioni orribili»
Un'operazione dell'esercito nigeriano contro Boko Haram (Ansa)

Un’operazione dell’esercito nigeriano contro Boko Haram (Ansa)

Human Rights Watch ha esortato la Nigeria a liberare migliaia di bambini detenuti dai militari per sospetti legami con gli integralisti di Boko Haram. In un rapporto di 50 pagine, l’organizzazione con sede negli Usa sostiene che migliaia di bambini sono stati arbitrariamente detenuti in condizioni degradanti e disumane nelle celle militari, in particolare nelle caserme di Giwa, nella città di Maiduguri.

Secondo l’Onu, si ritiene che 3.600 minori, tra cui 1.617 ragazze, siano stati arrestati tra gennaio 2013 e marzo 2019 per sospetto coinvolgimento con gruppi armati. “I bambini sono detenuti in condizioni orribili da anni, con poche o nessuna prova del coinvolgimento con i terroristi islamici e senza nemmeno essere portati in tribunale”, ha dichiarato Jo Becker, direttore di Hrw per la difesa dei diritti dei minori. “Molti di questi bambini sono già sopravvissuti agli attacchi degli integralisti. Il trattamento crudele delle autorità aumenta la loro sofferenza”, ha proseguito.

Pur ammettendo che il Paese si trova ad affrontare “sfide difficili a causa dell’insurrezione di Boko Haram, trattenere migliaia di bambini non è la risposta”, ha aggiunto Becker. Secondo il direttore, i bambini colpiti dal conflitto hanno bisogno di riabilitazione e istruzione, non di prigione. Hrw ha chiesto quindi al governo nigeriano di firmare un protocollo Onu per garantire il trasferimento dei bambini alle autorità di protezione dei minori per la riabilitazione, il ricongiungimento familiare e il reinserimento della comunità.

Le azioni terroristiche degli integralisti nel nord-est della Nigeria hanno provocato in 10 anni oltre 27mila morti, 2 milioni di sfollati, coinvolto i Paesi confinanti e creato una drammatica crisi umanitaria nella regione.

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