Nigeria: attacchi nel nord-ovest, quasi 40 vittime
Roberto Artigiani – Città del Vaticano
Mercoledì scorso la Nigeria è stata insanguinata da una nuova strage. Alcuni predoni hanno attaccato tre villaggi incendiando i campi e razziando tutto il bestiame nella provincia di Sokoto, nel nord ovest del Paese, una zona tanto remota che la notizia è arrivata solo stamane. Anche Marco Cochi, giornalista di Nigrizia e analista del think thank di geopolitica “Il nodo di Gordio”, conferma la versione comunicata dal governo nigeriano. “Non c’è stata – afferma – alcuna rivendicazione da parte di Boko Haram che non effettua attacchi dal 2012 nella zona, per cui deve essere stata opera di predoni che fanno razzia di bestiame”.
L’ombra dell’Islam radicale
Come racconta Cochi però permangono timori per la possibilità che Boko Haram espanda le sue operazioni anche nel nord ovest del Paese. Lo scorso mese si sono registrati attacchi in altri due distretti di Sokoto dove erano state uccise 43 persone. “Analisti nigeriani hanno ipotizzato la presenza di infiltrazioni di integralisti islamici nelle bande di predoni che depredano i villaggi della zona. Questi assalti, avvenuti in due caserme della polizia, aumentano la preoccupazione perché la situazione dell’area si complicherebbe molto rispetto a quella attuale che è già abbastanza difficile da gestire per il governo nigeriano”.