NIGERIA – ( 24 Gennaio )

Nigeria: il vescovo di Kano condanna il fondamentalismo per l’attentato all’emiro musulmano



I gruppi ribelli armati proseguono l’opera di destabilizzazione della Nigeria, colpendo indistintamente tutti coloro che si oppongono ai loro obiettivi, a partire dai rappresentanti religiosi, minando alle fondamenta la pacifica convivenza e il dialogo tra le comunità religiose. È l’analisi che emerge da un intervento del vescovo di Kano, mons. John Namaza Niyiring, pubblicato dall’agenzia Misna e ripreso dall’Osservatore Romano. Tra i bersagli degli attacchi dei gruppi fondamentalisti legati alla setta Boko Haram, che si battono per l’applicazione della legge islamica in tutto il Paese, vi è stato l’emirato di Kano, il cui rappresentante si è finora particolarmente distinto per essere un “moderato”. L’emiro di Kano, Alhaji Ado Bayero, — che nei giorni scorsi si è salvato da un attentato — spiega il presule «è solo l’ultimo dei rappresentanti della comunità musulmana e dei capi tradizionali finiti nel mirino dei gruppi armati che operano nel nord della Nigeria». L’emiro di Kano è un’importante figura nella gerarchia musulmana in Nigeria, seconda solo al sultano di Sokoto. «Sin dalla morte del suo precedessore nel 1963 — ricorda mons. Niyiring — l’emiro Alhaji Ado Bayero si è distinto per l’impegno a favore del dialogo tra le fedi e della convivenza pacifica tra musulmani e cristiani». Secondo fonti locali, l’emirato di Kano sarebbe da tempo al centro di attacchi proprio per la sua tradizione di rispetto del dialogo tra le comunità religiose. Per il vescovo Namaza Niyiring l’attentato nei confronti dell’emiro rappresenta un’ulteriore dimostrazione della volontà degli estremisti di colpire indistintamente le persone a prescindere dalla loro fede: «I violenti — sottolinea mons. Niyiring — colpiscono chiunque non sia d’accordo con loro, senza alcun rispetto per il ruolo che occupa, e l’agguato all’emiro è solo l’ennesima conferma». Nell’agosto 2012, alcuni rappresentanti della setta Boko Haram avevano minacciato di compiere incursioni e attentati anche a Sokoto, la città della Nigeria nord-occidentale nella quale risiede il sultano Alhaji Muhammed Sa’ad Abubakar III, massima autorità spirituale per circa 80 milioni di fedeli musulmani. (L.Z.)
 
condividi su