PAKISTAN – ( 10 Gennaio )

Davanti alla scuola

Pakistan, “eroe” lo studente che evitò una strage

È acclamato dai giornali come un eroe nazionale il ragazzino che lunedì scorso in Pakistan è morto in un’esplosione davanti alla sua scuola fermando un attentatore suicida ed evitando una strage. Il capo della polizia provinciale propone per lui il più alto riconoscimento civile. E Malala ha annunciato che donerà 3.500 euro alla famiglia.

Aitazaz Hassan Bangash, 17 anni, era uno studente della scuola di Hangu nella provincia nord-occidentale di Khyber Pakhtunkhwa. Lunedì stava andando in classe quando l’attentatore suicida, che indossava l’uniforme della scuola, lo ha fermato vicino al cancello chiedendogli informazioni. Aitazaz e il cugino Musadiq Ali Bangash (è stato lui a riferire la vicenda alla Cnn) si sono insospettiti. “Gli altri studenti sono indietreggiati – ha raccontato il cugino -, ma Aitazaz ha sfidato l’attentatore dandogli la caccia. Nella colluttazione che ne è seguita, l’attentatore è stato colto dal panico e ha fatto esplodere la bomba”. Aitazaz e l’attentatore sono morti sul colpo. “È stato un grande sacrificio da parte sua – ha commentato Musadiq -. Ha salvato la vita di centinaia di studenti, sciiti e sunniti, riuniti in assemblea nella scuola”.

A rivendicare l’attacco è stato il gruppo settario sunnita Lashkar-e-Jhangvi. La scuola si trova in un’area a prevalenza sciita e Lashkar-e-Jhangvi ritiene “eretici” gli sciiti (il 20% dei 180 milioni di pachistani) e ne invoca lo sterminio. “Nel nome di Aitezaz e di tutti gli innumerevoli bambini strappati prematuramente alla vita, qualcuno del governo deve raccogliere il testimone e opporsi ai terroristi finché non cesseranno di fare del male al Pakistan” ha scritto il quotidianoNation. Il capo della polizia provinciale, Nasir Khan Durrani, ha proposto per Aitezaz il massimo premio civile.

L’attivista pakistana per l’istruzione femminile Malala Yousufzai ha annunciato che donerà mezzo milione di rupie, circa 3.500 euro, alla famiglia di Aitizaz. “Sono triste perchè le violenze nel mio Paese hanno portato via la vita a un altro ragazzo – ha detto – Sono orgogliosa di appartenere a un Paese dove sono nate molte persone coraggiose come Aitizaz Hasan”. La stessa Malala, all’epoca 16enne, il 9 ottobre del 2012 era stata ferita alla testa dai Tehreek-e-Taliban Pakistan (Ttp) nella Valle di Swat per il suo
impegno a favore dell’istruzione femminile.

“Anche se ho perso il mio amato figlio non ho rimpianti per quanto ha fatto. Ha compiuto un gesto eroico e sono orgoglioso del suo coraggio”, ha detto il padre di Aitezaz, Mujahid Ali, all’agenza Reuters. La famiglia non è stata contattata dalle autorità. Secondo il padre, il governo potrebbe intitolare la scuola ad Aitazaz e dichiararlo ufficialmente un martire, riconoscimento che tra l’altro porterebbe alla famiglia un aiuto finanziario. A casa restano, con i genitori, un fratello e due sorelle.

Nell’ultimo anno il numero degli attacchi suicidi in Pakistan è cresciuto di un terzo rispetto al 2012, salendo a 46. La denuncia è del Pakistan Institute for Peace Studies. Molti politici mantengono legami con gruppi settari in cambio del sostegno elettorale.

 

Il testo completo si trova su:

http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/pakistan-ragazzino-muore-ferma-kamikaze.aspx#

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