Eccellenza, qual è limportanza del riconoscimento Unesco per la Palestina?
Credo di tratti di una vittoria. Limportanza di questo voto è doppia: lo è da un punto di vista culturale e da un punto di vista politico. A livello culturale la Palestina possiede i siti religiosi cristiani più importanti del mondo e questa decisione ne rappresenta un chiaro riconoscimento. La Palestina avrà una parola importante in questo consesso. Non dobbiamo dimenticare poi, la candidatura di Betlemme per vedere riconosciuta come patrimonio dellumanità la basilica della Natività. Sul piano politico, inoltre, questa decisione dellUnesco potrebbe rappresentare un preludio al riconoscimento alle Nazioni Unite. Credo, infatti, che gli stessi paesi che hanno votato allUnesco, potranno votare per la Palestina anche allOnu. Dunque per i palestinesi cè anche la speranza per un riconoscimento del loro Stato, tanto atteso.
Anche questa volta Israele e Usa hanno espresso voto contrario, in linea con la posizione sulla richiesta di riconoscimento di uno Stato palestinese
Lo scopo è noto: impedire questa candidatura per non agevolare il riconoscimento dello Stato palestinese. Gli Usa hanno votato contro per rispettare Israele. Credo si tratti di una sconfitta per gli Usa che vorrebbero fare pressioni economiche per impedire questo riconoscimento. Un atteggiamento che non trovo democratico, dal momento che a votare a favore è stata una maggioranza.
Concretamente cosa può significare questo voto per i tanti luoghi santi, per i siti storici ed archeologici di cui è ricca la Palestina?
Non sono un esperto in questo campo ma penso che ci saranno benefici sotto il profilo turistico, religioso, culturale ed economico. Il turismo aiuta lo scambio culturale, sociale, religioso, aspetti questi che stanno a cuore allUnesco. Larrivo di un gran numero di turisti e pellegrini nel Territori, a Betlemme, ed anche a Gerusalemme, non potrà che fare bene alla causa della pace. Ed anche alleconomia. I pellegrini sono ponti di pace e di dialogo e portano anche benessere alla popolazione locale, cristiani, ebrei e musulmani. Anche leconomia aiuta la pace.
Ne potrebbe giovare anche il dialogo interreligioso, così cruciale per questa Terra?
Certamente. Gerusalemme e Betlemme, per fare un esempio, sono città care anche alla tradizione islamica. Lauspicio è che possa rafforzarsi un turismo interreligioso in cui cristiani, ebrei e musulmani possano venire in Terra Santa e pregare lo stesso Signore. Emolto importante in vista di un modello di coabitazione e di coesistenza tra le tre religioni. Che poi è quello su cui si è riflettuto ad Assisi non più tardi di pochissimi giorni fa. Pregare insieme e conoscersi è fondamentale per il futuro di questa terra.