SIRIA – ( 11 Ottobre )

Siria: Ue condanna persecuzione dei cristiani. 190 vittime nei villaggi alawiti



Il Parlamento europeo ha condannato la persecuzione dei cristiani in Siria, approvando una risoluzione votata durante la seduta plenaria di giovedì a Strasburgo. Nel conflitto, continuano intanto a pagare un prezzo altissimo tutte le minoranze: Human Rights Watch denuncia il massacro di almeno 190 persone in un attacco dei ribelli jihadisti contro dieci villaggi alawiti. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Almeno 190 civili sottoposti a esecuzioni sommarie e altri duecento, in prevalenza donne e bambini, presi in ostaggio nei villaggi a maggioranza alawita – la setta islamica a cui appartiene il presidente Assad – della provincia costiera di Latakia, lo scorso mese di agosto. La denuncia arriva da un Rapporto di 105 pagine di Human Rights Watch. Il documento punta il dito contro le milizie di estremisti stranieri dello “Stato Islamico dell’Iraq e del Levante” e dell'”Esercito degli emigranti”, che avrebbe giustiziato intere famiglie. La coalizione nazionale siriana, principale piattaforma dell’opposizione, condanna il massacro degli alawiti, dissociandosi dalle formazioni integraliste straniere che, tuttavia, rafforzano la loro posizione sul terreno, come dimostra l’attentato suicida compiuto stamani da un musulmano francese, in una base militare a sud di Aleppo, in cui sono morti 10 soldati. Intanto, truppe governative hanno strappato ai ribelli due sobborghi a Damasco. E mentre prosegue il lavoro degli ispettori dell’Opec per distruggere gli arsenali chimici siriani, il ministro degli Esteri russo, Lavrov, accusa i ribelli siriani di essere stati addestrati all’uso delle armi chimi che in Afghanistan. Su sulla situazione dei cristiani nel Paese, sentiamo la testimonianza di padre Juan Pedro Degandt, collaboratore del Patriarca di Damasco Gregorios Laham III:

“La situazione cambia a seconda dei luoghi. In alcuni posti, i cristiani sono veramente perseguitati dalle sedicenti forze dell’opposizione. Sono stati costretti ad andare via da molti luoghi. Qui, a Damasco, il Patriarcato sta aiutando ogni giorno i rifugiati che provengono da Homs e adesso anche quelli che scappano da Maaloula. Al momento, sembra che i jihadisti non siano totalmente assenti da Maaloula, ma che ci siano ancora combattimenti. A Maaloula ci sono stati tre veri e propri martiri”.

Ultimo aggiornamento: 12 ottobre

Testo proveniente dalla pagina

 

del sito Radio Vaticana
condividi su