SIRIA – ( 12 Aprile )

Siria, Al Qaeda, i cristiani
 
 

 

Il quotidiano turco Hurriyet pubblica oggi una dichiarazione del capo del fronte jihadista che opera in Siria contro il governo, il Fronte al-Nusra, in cui si dice che si promette fedeltà al capo di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri. E intanto ad Aleppo si muore di fame, dice il vescovo Audo.
 
 
marco tosatti

Il quotidiano turco Hurriyet pubblica oggi una dichiarazione del capo del fronte jihadista che opera in Siria contro il governo, il Fronte al-Nusra, in cui si dice che si promette fedeltà al capo di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri. “I figli del Fronte al-Nusra dichiarano la propria fedeltà allo sceicco Ayman al-Zawahiri”, ha dichiarato Abu Mohammed al-Jawlani, responsabile del Fronte. Nei giorni scorsi al-Zawahiri aveva esortato il Fronte a combattere per la formazione di uno Stato islamico in Siria. Il legame diretto fra il Fronte, particolarmente forte da un punto di vista militare, e al-Qaeda si rivela sempre più imbarazzante per l’opposizione “laica” siriana. Intanto registriamo una dichiarazione all’Agenzia Fides del vescovo caldeo Audo, sulla situazione ad Aleppo, dove i fondamentalisti hanno instaurato nominalmente un “califfato islamico” in alcune delle zone occupate. “Si va avanti alla giornata. Ho l’impressione che le persone sono sempre più spossate. Sono tutti divenuti poveri e ognuno è alla continua ricerca di qualcosa da mangiare per sè e per la propria famiglia. Per le strade di Aleppo si vedono le persone che girano senza posa con le buste in mano, cercando un po’ di pane…” Così riferisce all’Agenzia Fides il vescovo caldeo di Aleppo Antoine Audo SJ, Presidente di Caritas Siria, delineando un’immagine eloquente della condizione quotidiana vissuta da una città che era tra le più fiorenti e dinamiche di tutto il Medio Oriente, e che ora appare irrimediabilmente sfigurata dalla guerra civile. L’ultima emergenza che coinvolge da vicino le Chiese in Aleppo è quella di centinaia di famiglie cristiane costrette a fuggire dal quartiere di Cheikh Maksoud, conquistato negli ultimi giorni dalle milizie anti-Assad. “Giovedì pomeriggio” riferisce mons. Audo “ci sarà una messa per i cristiani sfollati da Cheikh Maksoud, con i preti e i vescovi che riusciranno a venire. Dopo ci sarà una distribuzione di aiuti per i rifugiati organizzata da Caritas Siria”. Il vescovo caldeo descrive una situazione esplosiva, con gran parte delle strade divenute off limits: “Ieri” racconta a Fides mons. Audo “sono andato all’ospedale a trovare una persona, e per tornare a casa ho impiegato diverse ore, perché molte strade erano chiuse al transito. Ho saputo che anche molti medici aono stati minacciati e costretti a fuggire. E rimane ignota la sorte dei due sacerdoti Michel Kayyal – armeno cattolico – e Maher Mahfouz – greco ortodosso – rapiti due mesi fa da un gruppo di persone armate sulla strada che da Aleppo conduce a Damasco”. 

 

Il testo completo si trova su:

http://www.lastampa.it/2013/04/12/blogs/san-pietro-e-dintorni/siria-al-qaeda-i-cristiani-yVJHY4dMEhbbvYVMlaQKAO/pagina.html

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