SIRIA – ( 12 Settembre )

Oltre 250mila i profughi dalla Siria



In Siria continuano i combattimenti tra esercito e ribelli in tutto il Paese, mentre cresce l’emergenza umanitaria e sono ormai oltre 250 mila i profughi siriani che hanno trovato rifugio in Giordania, Libano, Iraq e Turchia. Intanto, è stallo sul piano diplomatico in attesa delle nuove iniziative del mediatore Brahimi. Il servizio di Marina Calculli: RealAudioMP3

Gli scontri tra l’esercito e le forze di opposizione riprendono ad Aleppo. Qui i ribelli rivendicano di aver liberato la città e hanno perfino istituito un tribunale islamico per risolvere le controversie tra i cittadini. Ma le martellanti bombe che l’aviazione continua a far piovere su Aleppo fanno comprendere quanto la partita sia ancora aperta. Ieri i combattimenti sono arrivati sin nel cuore della città vecchia, nel centro storico e commerciale di quello che fino a pochi mesi fa era il più importante crogiolo economico della Siria. Ma anche a Damasco, nel quartiere di Maizzeh non c’è tregua così come nei dintorni della capitale e nel nord, nelle due provincie storicamente ribelli di Deir al-Zor e Homs. Secondo i comitati di coordinamento locale le vittime di ieri hanno di gran lungo superato il centinaio. Intanto Lakhdar Brahimi, delegato internazionale per la Siria succeduto in questo ruolo a Kofi Annan, annuncia che presto si recherà a Damasco per incontrare personalmente il presidente Assad. Mentre i servizi di intelligence francesi ammettono di aver avuto un ruolo cruciale nel favorire le defezioni di generali e politici.

 
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