SIRIA – (14 Ottobre 2016)

Siria, vertice a Losanna: speranze di tregua per Aleppo

La distruzione regna per le strade di Aleppo, in Siria - REUTERS

La distruzione regna per le strade di Aleppo, in Siria – REUTERS

C’è attesa per il vertice sulla Siria convocato domani a Losanna, cui parteciperanno i capi delle diplomazie di Stati Uniti, Russia, Iran, Turchia, Arabia Saudita e forse Qatar. È stato detto che l’obiettivo sarà ripristinare il cessate il fuoco raggiunto negli accordi di Ginevra del 9 settembre tra Stati Uniti e Russia e più volte violato. Intanto anche la Nato ha confermato di non prevedere alcuna presenza nel Paese martoriato dalla guerra. Da Aleppo arriva il grido di dolore delle Carmelitane che chiedono la fine dei combattimenti in ogni parte della città. Ma cosa c’è da aspettarsi da questo vertice? Roberta Barbi lo ha chiesto al prof. Luigi Bonanate, docente di Relazioni internazionali presso l’università di Torino:

R. – Quello che c’è da aspettarsi è un ulteriore peggioramento di questa situazione e spero peraltro di essere smentito al più presto. Ci siamo trovati ad assistere ai tentativi disperati e disperanti di Staffan de Mistura, che andava da una parte e dall’altra dicendo: “La trattativa è in corso”. Sì, ma in quel “corso” migliaia e migliaia di persone morivano ammazzate! Per cui, abbiamo questo doppio binario: la guerra continua, ma noi trattiamo. Mi sembra veramente la fine della serietà e della professionalità della diplomazia mondiale.

D. – Le ultime dichiarazioni del ministro degli Esteri britannico Johnson – che domenica incontrerà a Londra il segretario di Stato Usa Kerry, mentre lunedì a Bruxelles ci sarà una riunione dei ministri europei sul tema Siria – hanno fatto pensare a un possibile intervento militare britannico, poi smentite dal premier May. L’Europa si conferma totalmente assente in questo conflitto…

R. – Ma questa non è una novità. È più grave – secondo me – il silenzio statunitense che non quello dell’Unione Europea. Ancora una volta, certo, va aggiunto che la natura dell’Unione Europea è tale per cui una sua presa di posizione “morale” riceverebbe molta più attenzione rispetto a quella di qualsiasi Stato, e questo perché rappresenta appunto una grande comunità, plurima e pluralistica, quindi senza quelle aspirazioni di “grande potenza” che possono avere gli altri Stati. L’Unione Europa, come al solito, ha sprecato ancora una volta un’occasione.

D. – Dopo l’8 novembre, con il cambio alla presidenza americana, si potrà ancora parlare di tregua?

R. – In campagna elettorale è chiaro che nessuno, di destra o di sinistra che sia, può dire: “Io li lascio lì a scannarsi, non me ne occuperò!”. Non ho però nessuna forte speranza che le cose possano cambiare.

Il testo originale e completo si trova su:

http://it.radiovaticana.va/news/2016/10/14/siria_domani_vertice_a_losanna,_speranze_tregua_per_aleppo/1265183

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