Siria: presentato il rapporto Onu sulle armi chimiche
Presentato il rapporto degli ispettori Onu sullutilizzo di armi chimiche in Siria. Anche se non esplicitamente, il documento punta il dito contro il regime di Assad. Il 21 agosto il sobborgo di Damasco venne attaccato con razzi terra-terra caricati con 350 litri di gas sarin. Il peggior attacco chimico contro civili dai tempi di Saddam, lo definisce Ban Ki-moon. Da New York, il servizio di Elena Molinari:
Una prova chiara e convincente delluso su larga scala di razzi al gas nervino in Siria. Il rapporto degli ispettori dellOnu è inequivocabile e, secondo il segretario generale dellOnu Ban Ki-moon, fa venire i brividi. I campioni ambientali, chimici e biomedici raccolti puntano dunque a un uso massiccio di sarin nellattacco del 21 agosto, con l85 per cento dei sopravvissuti risultati positivi allagente. Non spettava agli ispettori determinare chi abbia usato il gas, ma alcuni indizi, come la matrice russa dei razzi e la loro direzione, puntano il dito contro il regime siriano, almeno secondo Usa, Francia e Gran Bretagna. Ban non ha espresso opinione, ma ha sostenuto che “deve esserci una responsabilità per luso di armi chimiche. Il capo dellOnu ha esortato il Consiglio di Sicurezza ad agire con urgenza per assicurare lapplicazione e lottemperanza dellaccordo Usa-Russia per il disarmo siriano. “Dopo due anni e mezzo di tragedie ha concluso il Consiglio di Sicurezza deve dimostrare la sua leadership ed esercitare la sua responsabilità politica e morale”.
La Casa Bianca sostiene che in Siria ci siano prove inequivocabili delle responsabilità di Assad negli attacchi con armi chimiche perpetrate contro i civili. Alcuni parlano di un copione già visto con Saddam Hussein, che fu accusato di possedere armi chimiche poi mai trovate per giustificare lattacco in Iraq. Salvatore Sabatino ne ha parlato con Arduino Paniccia, docente di Studi Strategici dellUniversità di Trieste:
R. – Dalla relazione del segretario generale delle Nazioni Unite emergono, comunque, alcuni fattori che sembrano indicare che le armi sono state usate e lanciate dalle forze di Assad.
D. – La Russia, però, continua a dire che questa posizione non è condivisibile. Quindi diciamo che al Consiglio di sicurezza continuano a proporsi le stesse divisioni e le stesse posizioni?
R. – Sicuramente quelle divisioni restano, ma la linea rossa comunque da parte di Assad è stata superata e ora naturalmente si è arrivati ad una decisione che mi pare molto giusta: quella cioè di far consegnare larsenale delle armi chimiche.
D. – E tramontata definitivamente, dunque, lipotesi di un attacco internazionale?
R. – No!
Intanto in Siria la guerra continua ed aumentare il rischio contagio per i Paesi limitrofi. Tesissimi i rapporti con la Turchia. Ieri un elicottero di Damasco è stato abbattuto dallaviazione di Ankara dopo aver sconfinato in territorio turco. I piloti del velivolo si sono messi in salvo, lanciandosi con il paracadute Il governo del Paese anatolico ha annunciato che informerà l’Onu e la Nato sulla circostanze che hanno condotto all’abbattimento del mezzo militare.