Il vero obiettivo di Barack Obama nella strana guerra dichiarata contro lo Stato Islamico (IS) senza un coinvolgimento, una copertura e un controllo delle Nazioni Unite, ma come coalizione autofondata e autogestita sarebbe il rovesciamento del regime siriano; che avrà tutte le colpe dei regimi dittatoriali che sembrano una caratteristica storica dei Paesi islamici, ma sta combattendo contro una coalizione di terroristi peggiori di lui da alcuni anni.
Lo rivela il sito Erebmedioriente, che svela alcuni retroscena dellincontro che il presidente degli Stati Uniti ha avuto con i leader delle Chiese cristiane del Medio Oriente qualche giorno fa.
Ecco il testo del racconto, le cui fonti restano anonime per motivi di sicurezza: Le fonti raccontano un retroscena della recente conferenza di tre giorni sulla situazione dei cristiani in Medio Oriente tenutasi dal 9 all11 settembre a Washington. I giornali hanno ampiamente affrontato lo scontro verbale avvenuto fra il senatore repubblicano Ted Cruz che ha accusato i prelati presenti alla conferenza fra cui il cardinale Beshara al-Rai e il patriarca dei greco-cattolici Gregorio III Laham, di essere anti-israeliani, sottolineando che chi è contro Israele è contro lAmerica . Ciò che nessuno ha però raccontato è quanto avvenuto il giorno dopo. Alcuni dei rappresentanti delle Chiese orientali, cattolica, ortodossa e protestante erano stati invitati alla Casa Bianca per discutere in modo informale con alcuni incaricati del presidente Barack Obama, probabilmente con lui stesso, le strategie da attuare sul campo. Tuttavia poco prima dellincontro gli alti prelati hanno declinato linvito a causa del vero argomento della conferenza: spingere i cristiani a rovesciare il regime di Assad, convincendo il dittatore a mollare il potere e ad accettare un processo per crimini contro lumanità. LIS il dramma dei cristiani di Mosul e il futuro delle minoranze non islamiche non erano affatto in agenda.
Per leggere larticolo completo, cliccate QUI.
Il testo completo si trova su: