SIRIA – ( 19 Luglio 2015 )

Aleppo muore di sete.
 
Aleppo, la città del nord della Siria martire della guerra lanciata contro il governo di Damasco, sta morendo di sete. Da più di venti giorni i ribelli dei gruppi filo Al Qaeida di Jabat al-Nusra hanno interrotto l’erogazione di acqua, proprio in questo periodo nel quale le temperature raggiungono i 40 gradi.
 
 
 
 
 
marco tosatti
 
19/07/2015

Aleppo, la città del nord della Siria martire della guerra contro il governo di Damasco sta morendo di sete. Da più di venti giorni i ribelli dei gruppi filo Al Qaeida di Jabat al-Nusra hanno interrotto l’erogazione di acqua, proprio in questo periodo nel quale le temperature raggiungono i 40 gradi.  

Naturalmente è una misura che colpisce soprattutto i civili, che ancora vivono nella parte della città difesa dai soldati del governo e dalle milizie di autodifesa. Soprattutto le persone più deboli come gli anziani, i malati, i feriti a causa del conflitto, sono in grandissima difficoltà: l’acqua viene erogata in pochi punti presso i quali bisogna attendere in fila per ora sotto il sole. C’è poi il problema di trasportare le taniche piene magari fino ai piani alti delle case.  


 

L’Associazione “Aiutiamo la Siria!”-Onlus in contatto con alcune realtà che operano ad Aleppo, ha lanciato un progetto straordinario e urgente “Acqua per Aleppo!”, che volentieri rilanciamo, per le sue caratteristiche assolutamente umanitarie. Lo scopo è acquistare due camioncini dotati di serbatoio da 1.500 litri da destinare uno ai Fratelli Maristi ed un altro alla Chiesa Armeno-cattolica in modo che sia possibile, durante crisi come quella di questi giorni, distribuire l’acqua “a domicilio” alle persone che non riescono a procurarsela.  


 

Il progetto prevede anche la fornitura di gasolio alla Parrocchia armena della SS. Trinità sufficiente a far funzionare per un mese il pozzo di cui è dotata. Mediante i furgoncini sarà possibile portare l’acqua “a domicilio”, pompandola nei serbatoi delle case di coloro che non riescono a raggiungere i punti di distribuzione e ad affrontare file lunghissime o che non possono trascinare fino a casa le taniche riempite, soprattutto se abitano ai piani alti (anziani, malati, feriti).  


 

Mentre i Fratelli Maristi hanno un gruppo di volontari già strutturato per la distribuzione, la Parrocchia della SS. Trinità creerà un’apposita squadra; (due persone distribuiranno l’acqua, una persone riceverà le richieste in Parrocchia). Inoltre la Parrocchia armeno cattolica della SS. Trinità è in possesso di un pozzo con il quale può distribuire l’acqua a coloro che possono andare a prenderla. La pompa che fa funzionare il pozzo è alimentata da un generatore a gasolio; con 1.500 litri di carburante il pozzo funziona per circa un mese. Per concorrere alla realizzazione del progetto vedere i dettagli su www.aiulas.org

 

Il testo originale e completo si trova su:

http://www.lastampa.it/2015/07/19/blogs/san-pietro-e-dintorni/aleppo-muore-di-sete-tWPxFcMdu2lrWF3dM9Gp4L/pagina.html

condividi su