SIRIA – ( 24 Maggio 2016 )

Siria: oltre 120 morti negli attentati rivendicati dall’Is

Attentati a Jableh in Siria - REUTERS

Attentati a Jableh in Siria – REUTERS

Potrebbe essere di oltre 120 morti il pesante bilancio degli attacchi compiuti ieri dal sedicente Stato islamico in Siria, vicino ad una base russa. Coinvolti almeno 5 kamikaze. In una telefonata il segretario di Stato americano Kerry chiede al ministro degli Esteri russo Lavrov di fare pressioni su Damasco perché cessino i bombardamenti sulle opposizioni e sui civili. Adriana Masotti:


Quello avvenuto ieri nella provincia di Latakia, a Tartus e a Jableh, sulla costa mediterranea, è stato il più grave attentato terroristico dall’inizio della guerra civile in Siria. Sette esplosioni, almeno cinque provocate da attentatori suicidi e due da altrettante autobomba fatte saltare in aria, hanno ucciso almeno 80 persone secondo Damasco, oltre 120 secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Forse 200 i feriti. Immediata la rivendicazione dell’Is: ad essere presi di mira sono stati affollati terminal degli autobus e, a Jableh, anche un ospedale. Il presidente russo Putin ha inviato un telegramma al presidente siriano Bashar al Assad esprimendo condoglianze per le perdite umane subite negli attacchi e ribadendo che la “Russia rimane al fianco del suo alleato siriano”. In serata colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri russo Lavrov e il segretario di Stato Usa, Kerry: secondo Mosca avrebbero discusso delle “proposte russe di condurre operazioni congiunte contro i gruppi terroristici”. Secondo il dipartimento di stato americano, Kerry avrebbe chiesto al collega russo di premere su Damasco affinchè l’esercito siriano fermi i bombardamenti sulle forze di opposizione e sui civili e consenta l’arrivo degli aiuti umanitari alle popolazioni che ne hanno bisogno.
 
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