Siria: attesa per la conferenza Onu-Ue sugli aiuti umanitari
Michele Raviart – Città del Vaticano
“Sostenere il futuro della Siria e della regione” è l’obiettivo della quarta conferenza congiunta tra Unione Europea e Nazioni Unite che, come ha ricordato il Papa ieri dopo la recita dell’Angelus, si svolgerà domani a Bruxelles in videoconferenza. “La nostra preoccupazione nell’immediato è far fronte alle esigenze umanitarie del popolo siriano, adoperarci per un cessate il fuoco duraturo a livello nazionale e pervenire a una soluzione politica globale”, si legge in una dichiarazione sul sito del Consiglio Europeo dell’Alto rappresentate per la politica estera, Josep Borrell, che ribadisce come la conferenza di Bruxelles sia “uno strumento efficace che consente all’UE di mantenere il dialogo con tutti i soggetti interessati a sostegno degli sforzi politici e umanitari delle Nazioni Unite”.
La crisi economica si aggiunge alla guerra
“Questo incontro segue le preoccupazioni manifestate dal Santo Padre. Forte l’appello del Pontefice e la sua preoccupazione per la situazione umanitaria in Siria, che si è aggravata non solo per ormai quasi 10 anni di guerra, ma anche per l’impatto del coronavirus. Di conseguenza anche la situazione economica in cui versa il Paese è drammatica”, spiega a Vatican News il professor Matteo Bressan, analista del Nato Defense College Foundation e docente di relazioni internazionali alla Lumsa. “Non c’è più soltanto la guerra, c’è un dramma economico, che forse crea più destabilizzazione del conflitto stesso”, sottolinea. “È chiaro che a Bruxelles si cercherà di intervenire nei limiti di quella che è la possibilità di intervento, ovvero solo aiuti umanitari. Sappiamo che per tutto il resto vi sono una serie di sanzioni, che impediscono qualsiasi supporto materiale a un’ipotetica e ad oggi molto complessa ricostruzione della Siria”.