Lagenzia AINA ha rivelato un memo top secret inviato dal Ministero degli Interni in Arabia Saudita, in cui si rende possibile ai condannati a morte per decapitazione nelle celle del Regno Saudita di optare invece per andare a combattere la Jihad, la Guerra santa religiosa contro il governo Siriano. Il memo è datata 17 aprile 2012; e riguardava, allepoca, 1239 ospiti del braccio della morte. Si offriva il perdono pieno, e un salario mensile alle famiglie rimaste nel regno, in cambio del loro allenamento per mandarli alla Jihad in Siria. Le nazionalità dei prigionieri erano diverse: yemeniti, palestinesi, sauditi, sudanese, siriani, giordani, somali, afghani, egiziani, pakistani, iracheni e kuwaitiani. Il memo, di cui Aina ha riportato una fotografia, che mostriamo a fianco, era firmato da Abdullah bin Ali al-Rmezan, un alto funzionario del Ministero degli Interni. Secondo un ex parlamentare iracheno, i russi hanno minacciato di portare questo caso allattenzione delle Nazioni Unite. I sauditi avrebbero allora deciso di fermare la loro attività clandestina, a condizione che il programma non venisse reso di pubblico dominio.
Il testo completo si trova su:
http://www.lastampa.it/2013/02/09/blogs/san-pietro-e-dintorni/galeotti-di-ryadh-in-siria-alla-guerra-santa-TRaqmN8wkpZ5MubUtETrMN/pagina.html