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SOMALIA – (26 Luglio 2018)

La svolta. Mutilazioni genitali uccidono bimba di 10 anni, la Somalia apre il processo


Matteo Fraschini Koffi, Lomé giovedì 26 luglio 2018
Le autorità hanno annunciato l’imminente inizio di un procedimento per un caso di infibulazione. La piccola era morta a causa di tale pratica. Secondo l’Onu sono 200 milioni nel mondo le vittime
Un gruppo di donne somale manifesta a Mogadiscio contro l'infibulazione

Un gruppo di donne somale manifesta a Mogadiscio contro l’infibulazione

Le autorità somale hanno annunciato l’imminente inizio di un processo per un caso di infibulazione. Dichiarazioni espresse dopo che una bimba di 10 anni è morta a causa di tale pratica. “Questo è un momento storico per la fine della mutilazione genitale femminile in Somalia – ha commentato ieri il ministro dell’Interno somalo Mahdi Mohamed Guled –. Queste cose non devono più succedere nel 21esimo secolo perché non sono parte della nostra religione o cultura”. Deeqa Dahir Nuur ha avuto delle gravi complicazioni dopo che, lo scorso 17 luglio, sua madre l’ha portata in un villaggio dello Stato somalo di Galmudug.

È morta due giorni dopo essere stata “operata” da un guaritore tradizionale. Un altro medico è intervenuto poco dopo senza però riuscire a salvarla poiché “gran parte dell’apparato genitale era stato compromesso”. La notizia ha provocato le proteste da parte dei gruppi per i diritti umani somali e stranieri. Secondo l’Onu circa “200 milioni di donne e ragazze vivono con l’infibulazione”. Ahmed Ali Dahi, procuratore generale in Somalia, ha assicurato che: “Il processo inizierà al più presto”.

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