Il governo siriano è intervenuto su quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza, criticando fortemente l’atteggiamneto israeliano. Intanto lopposizione, uscita compatta dalla riunione di Doha, sarà ricevuta domani dal presidente francese Hollande. Ieri il riconoscimento della Turchia. Il servizio di Marina Calculli:
La guerra civile siriana si appresta ad entrare nel suo secondo inverno senza alcuna prospettiva di soluzione mentre elettricità, gasolio e cibo sono beni sempre più scarsi. Secondo losservatorio siriano per i diritti umani il numero complessivo delle vittime è salito a 39.000. Si combatte nella regione di Damasco e Aleppo e anche a Boukamal, al confine con lIrak, la tensione è altissima. Intanto il presidente francese Hollande, a capo del governo che per primo ha riconosciuto la nuova coalizione formatasi a Doha come unica autorità legittima della Siria, ha annunciato che proporrà agli europei di organizzare un trasferimento darmi difensive verso i ribelli. Sabato a Parigi il capo dellEliseo incontrerà Ahmed Maoz al-Khatib, il religioso moderato eletto leader della coalizione nazionale. Questultima è stata riconosciuta ieri anche dalla Turchia. Da Israele invece il premier Netanyahu ha detto che in Siria le correnti della jihad globale ostili allo stato ebraico stanno diventando maggioritarie tra gli attori del conflitto.