Allo scadere dei 6 anni trascorsi nel carcere pachistano, starebbero seriamente peggiorando le condizioni di Asia Bibi, la madre cristiana arrestata per blasfemia e incarcerata il 19 giugno 2009 e condannata a morte nel 2010. Secondo quanto riferisce The Global Dispatch, che cita come fonte la famiglia, la donna faticherebbe a camminare, vomiterebbe sangue e sarebbe sempre più prostrata.
Marito e figli, che hanno potuto farle visita a fine maggio, temono che possa morire di stenti. “È così debole che non riesce a camminare” ha riferito la famiglia, denunciando che le è negata una visita medica a fronte di una grave emorragia intestinale. I suoi legali avrebbero chiesto il suo trasferimento dal carcere di Multan a quello di Lahore, dove potrebbe essere curata.
Sardar Mushtaq Gill, avvocato dei diritti umani dei cristiani pachistani, conferma: “Ho avuto notizia dai miei colleghi delle gravi condizioni di salute di Asia Bibi e del fatto che vomita sangue”.
Secondo Wilson Chidwdhry, presidente della British pakistani christian association, è possibile che il continuo slittamento dell’esame del caso Bibi davanti alla Corte Suprema “sia voluto dalle autorità pachistane nel tentativo di sovvertire la giustizia attraverso il decesso prematuro” della donna.
© riproduzione riservata
Il testo originale e completo si trova su:
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/asia-bibi-allo-stremo-in-carcere.aspx