AFRICA/EGITTO – Critiche e accuse contro al Azhar e il Grande Imam. Ma un Vescovo copto li difende

Radio Vaticana
Il Cairo (Agenzia Fides) – Dopo aver ospitato la Conferenza  internazionale per la pace e aver riservato un’accoglienza calorosa a  Papa Francesco, in occasione della sua visita in Egitto, l’Università di  al Azhar – prestigiosa istituzione teologico-accademica dell’islam  sunnita – viene scossa da polemiche e contrasti personali che toccano i  suoi vertici istituzionali, e hanno a che fare anche con le dispute sul  rapporto tra islam e modernità. 
 Le recenti turbolenze ai vertici di al Azhar sono iniziate dopo che il  Presidente dell’Università, lo Sheikh Ahmed Hosni Taha, in un intervento  televisivo ha bollato come “apostata”  (kafir) l’intellettuale Islam al  Behairy, accusandolo di aver attaccato i fondamenti della legge  islamica. Dopo la visita in Egitto del Papa, al Behairy aveva definito  “una commedia” la Conferenza per la pace organizzata da al Azhar, e  aveva rinnovato le critiche rivolte già in passato contro l’Università  sunnita, da lui rappresentata come bastione di un pensiero religioso  arretrato e oscurantista. L’intervento televisivo del Presidente di al  Azhar, e l’accusa di apostasia da lui rivolta contro al Behairy, hanno  fatto esplodere le polemiche, anche perchè l’intellettuale egiziano ha  già subito una condanna a cinque anni di carcere – poi ridotta a uno, e  conclusasi prima della scadenza per la concessione della grazia  presidenziale – con l’accusa di aver offeso l’islam. Davanti al montare  del “caso”, lo sheikh Ahmed al Tayyib, Grande Imam di al Azhar, ha  disposto la rimozione del Presidente Taha e la sua sostituzione ad  interim con Mohamed al Maharasawy, decano della facoltà di lingua araba.  Gli ultimi sviluppi del piccolo terremoto istituzionale all’interno di  al Azhar sono legati alla reazione del vice-Presidente dell’Università,  lo sheikh Mohamed Mahmud Abu Hashim, che ha minacciato di far ricorso  agli organi di giustizia contro la decisione del Grande Imam al Taiyyb  di nominare come Presidente ad interim di al Azhar non lui, ma al  Maharasawy. Lunedì 8 maggio, alcuni membri dello staff accademico di al  Azhar hanno organizzato una manifestazione d protesta, esprimendo  solidarietà con le richieste avanzate dal vicepresidente Hashim in base  alla maggiore anzianità di servizio.  
 Al di là dei personalismi e delle baruffe d’ufficio sui criteri delle  nomine, le vicende di al Azhar possono essere lette come un riflesso  delle tensioni innescate in seno al corpo accademico dell’Università dai  tanti appelli – prevenienti anche dal Presidente Abdel Fattah al Sisi –  che chiedono proprio alla prestigiosa istituzione sunnita di  contrastare e sconfessare con più decisione le letture jihadiste del  Corano. Una risposta alle critiche nei confronti di al Azhar è arrivata  da Anba Paula, Vescovo copto ortodosso di Tanta: in una recente  intervista, il Vescovo della diocesi dove è stata perpetrata una delle  stragi di cristiani copti della domenica delle Palme ha respinto gli  attacchi dichi attribuisce a al Azhar connivenze con le correnti di  pensiero che alimentano il jihadismo, riservando parole di apprezzamento  per la recente Conferenza per la Pace organizzata dall’Ateneo sunnita e  per il Grande Imam Ahmed al Tayyib, elogiato da Anba Paula per la  perspicacia con cui guida un’istituzione che conosce alla perfezione.  (GV) (Agenzia Fides 10/5/2017).
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