ASIA/SIRIA – Cristiani sequestrati: dopo Houla, sono possibile bersaglio di vendetta
Beirut  (Agenzia Fides)  I cristiani siriani sono un possibile bersaglio della vendetta  di gruppi armati e di miliziani islamici sunniti che vogliono vendicare il  massacro di Houla. E sono vittime privilegiati di sequestri. Quanto dicono  famiglie di profughi siriani fuggite dallarea di Homs è confermato da fonti di  Fides nella Chiesa siriana.
Come riferito allAgenzia Fides dalla Caritas  Libano, famiglie impaurite di profughi siriani continuano a varcare il confine.  Si tratta di musulmani alawiti e di cristiani, soprattutto coloro che erano  impiegati in uffici pubblici. Giungono per la maggior parte da villaggi  nellarea di Homs, come Qusayr e altri. I cristiani preferiscono fuggire perché  vengono considerati vicini al regime o protetti dal regime di Bashar al-Assad.  Con il prolungarsi della violenza e dopo episodi come il massacro di Houla,  attribuito per ora allesercito siriano  anche se le versioni sono discordanti   aumenta anche il desiderio di vendetta dei miliziani, nelle file  dellopposizione, contro i civili sostenitori del regime. Se i miliziani  sunniti cercano di vendicare i propri cari uccisi, il bersaglio sono gli alawiti  (minoranza a cui appartiene Assad) ma anche i cristiani.
Una famiglia greco  cattolica siriana, giunta in Libano da Qusayr, racconta a Fides di aver lasciato  il villaggio a causa di combattimenti fra esercito e ribelli, ma soprattutto per  la piaga dei sequestri: molti cristiani vengono prelevati da uomini mascherati,  alcuni con accento locale, altri no. I sequestratori chiedono ingenti riscatti.  Uno dei loro parenti cristiani  raccontano i profughi  è stato ucciso, altri  rapiti e torturati perchè non allineati con i rivoluzionari. Anche il padre e  il cugino del sacerdote cattolico p. Issam Kassouha sono stati rapiti nei giorni  scorsi e poi, fortunatamente, rilasciati. Non sappiamo se i terroristi erano  militanti sunniti in cerca di vendetta o criminali che vogliono approfittare del  caos, colpendo i più deboli, spiegano i profughi. Se avverranno altri massacri  come quello di Houla, i cristiani potranno pagare un alto prezzo, concludono.  (PA) (Agenzia Fides 30/05/2012)
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