ASIA/PAKISTAN – Cristiani e musulmani in Punjab, tra violenze e gesti di amicizia

Lahore (Agenzia Fides) – Un gruppo armato di giovani islamici tra i  20 e 25 anni, in sella a motociclette, ha attaccato nei giorni scorsi  un quartiere cristiano di Bhai Pheru, nel distretto di Kasur (località  del Punjab pakistano), terrorizzando la comunità e compiendo violenze  sui passanti. L’azione collettiva è stata conseguenza di un episodio  avvenuto il giorno precedente: un operaio cristiano, Afaq Masih, 19  anni, stava tornando a casa e alcuni giovani musulmani lo hanno fermato e  hanno iniziato un diverbio, e poi lo hanno percosso. Il giorno seguente  sono tornati nel distretto in sella alle moto, tirando pietre contro le  case dei cristiani e minacciando tutta la comunità. 
 Gli abitanti hanno sporto denuncia alla polizia, che si è dimostrata  riluttante ad arrestare gli aggressori. “I cristiani sono la parte più  vulnerabile della società pakistana e, per motivi banali, vengono  attaccati e picchiati. Manca l’attuazione dello stato di diritto e  spesso alcuni giovani hanno legami con gruppi militanti islamici che li  incoraggiano a fare violenze sui cristiani”, spiega a Fides l’avvocato  cristiano Mushtaq Gill.
 D’altro canto la Commissione per il dialogo interreligioso della  Conferenza episcopale cattolica del Pakistan prosegue nel suo impegno  promuovendo gesti di amicizia e di pace tra leader e fedeli cattolici e  musulmani. Nell’ambito di un programma che prevede diverse tappe,  l’Arcivescovo di Lahore (capitale del Punjab), Sebastian Francis Shaw,  presidente della Commissione, si è recato in una madrasa (scuola  coranica di Lahore), dove ha piantato un albero di ulivo in segno di  pace. Alla celebrazione era presente p. Francis Nadeem OFM Cap,  segretario esecutivo della Commissione, entrambi hanno salutato e  ringraziato i responsabili del seminario islamico Jamia Masjid-Kubra a  Lahore, guidata dal maulana Asim Makhdoom. P. Nadeem ha spiegato il  significato dell’olivo (menzionato sia nella Bibbia, sia nel Corano),  mentre l’Arcivescovo Shaw ha ribadito l’ obiettivo di “incoraggiare e  facilitare la cultura della pace, della comprensione e dell’armonia tra  le religioni in Pakistan, specialmente musulmani e cristiani”,  ringraziando per l’ospitalità e per la condivisione del medesimo spirito  costruttivo. I leader islamici hanno condiviso il desiderio di   continuare questo tipo di attività. (PA) (Agenzia Fides 2/5/2017)
Il testo originale e completo si trova su:
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