ASIA/SIRIA – Sei anni di conflitto siriano. I gesuiti del JRS: la guerra non è finita

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Homs (Agenzia Fides) – Ricorre oggi, mercoledì 15 marzo, il sesto  anniversario dall’inizio del conflitto siriano. E contrariamente a  quanto sembrano indicare le impressioni superficiali sollecitate da  alcune notizie molto enfatizzate dai circuiti mediatici internazionali,  la Siria “continua a soffrire”. E’ questo il messaggio chiave che il  Jesuit Refugee Service (JRS) ha voluto far circolare tramite la  diffusione di un dossier che contiene anche molti dati relativi alla  situazione sul campo, raccolti in presa diretta. Nel pomeriggio di  martedì 14 marzo – si legge nel report curato da p. Cedric Prakash SJ –  “una bomba nella città di Homs ha causato un morto e ferito diverse  persone, Il 12 marzo, un doppio attentato vicino a un popolare santuario  sciita a Damasco ha ucciso oltre cinquanta prsone, e molte di più sono  rimaste ferite. Da dicembre, le zone orientali di Aleppo sono state  evacuate, ma i bombardamenti continuano”. 
 “Oggi – si legge nel documento, pervenuto all’Agenzia Fides – si stima  che 13,5 milioni di siriani hanno bisogno di assistenza umanitaria, e i  bambini rappresentano la metà di quella cifra. I bambini hanno perso la  loro infanzia: quasi 3 milioni di bambini siriani sotto i cinque anni  sono cresciuti non conoscendo altra realtà oltre quella della guerra.  Più di 6,3 milioni di persone sono sfollate all’interno della Siria.  Circa 4,9 milioni di persone (in maggioranza donne e bambini) sono  fuggiti nei paesi vicini del Medio Oriente, tra cui Libano, Turchia,  Giordania, Egitto e Iraq. Questi hanno messo le comunità di accoglienza  sotto pressione, con pesanti ripercussioni di ordine sociale, economico e  politico. Centinaia di migliaia di loro hanno fatto viaggi in mare  pericolosi, in cerca di rifugio; nessuno sa quanti ne sono morti in  mare”.
 Le grandi potenze e la vasta rete di interessi costituiti, a partire da  quelli del complesso militare-industriale – si legge ancora nel  documento del JRS – “continuano a devastare le vite e i destini dei  siriani. Ci sono ‘colloqui di pace’ che si svolgono tra i ‘pezzi  grossi’; non molti però mettono troppa speranza su di loro.
 A Damasco e Homs, il JRS gestisce in particolare centri di formazione,  programmi di protezione rivolti ai bambini, e si appresta a lanciare una  nuova iniziativa focalizzata sulla raccolta di racconti relativi a  esperienze significative di resilienza vissute dai siriani in situazioni  estreme di conflitto. (GV) (Agenzia Fides 15/3/2017). 
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