
Siria: una chiesa armena distrutta (AFP or licensors)
Siria. I francescani: non c’è pace senza unità territoriale
Marco Guerra – Città del Vaticano
Il conflitto Siriano resta al centro delle preghiere di Papa Francesco. Ieri dopo il Regina Caeli, il Santo Padre ha lanciato un nuovo appello “a concordare un’azione comune in favore della pace in Siria e in altre regioni del mondo”, si è quindi appellato a “tutti responsabili politici, perché prevalgano la giustizia e la pace”.
Missione Opac per indagare su armi chimiche
Intanto questa mattina doveva iniziare la missione perlustrativa di esperti internazionali dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) a Duma, sobborgo a est di Damasco teatro di un presunto attacco con gas tossici lo scorso 7 aprile. Tuttavia secondo quanto denuncia la delegazione britannica all’Opac, agli ispettori non è stato ancora consentito di entrare nel quartire. Il ritardo, sostiene il viceministro degli Esteri di Mosca, citato dall’agenzia Tass, “è dovuto agli effetti dell’attacco condotto dagli Usa e dai loro alleati”.
Trump ribadisce ritiro della forze Usa in Siria
Sul fronte politico si registra lo scambio di battute tra Eliseo e la Casa Bianca in merito all’impegno in Siria. “Trump è stato chiaro affermando che vuole un ritorno a casa delle forze americane in Siria”, lo afferma in una dichiarazione diffusa ieri sera la portavoce della presidenza americana, Bianca Sarah Sanders, replicando così al Presidente francese Emmanuel Macron che in un’intervista tv aveva detto di aver convinto Donald Trump a rimanere in Siria a lungo.
In un incontro con una delegazione di politici russi, poche ore prima aveva parlato anche il Presidente Siriano Bashar al Assad, dicendosi convinto che i missili Occidentali avranno l’effetto di “unire il Paese” sotto la sua leadership.
Nuova risoluzione all’Onu
Oggi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sarà presentata una nuova bozza risoluzione sulla Siria, preparata da Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Il documento prevede di istituire un’inchiesta indipendente allo scopo di identificare i responsabili dell’attacco di Duma, dando anche istruzioni all’Opac di segnalare entro 30 giorni se Damasco ha reso noto tutto il suo arsenale di armi chimiche.
Negri: Il Papa aveva ragione, è guerra mondiale a pezzi
“Purtroppo il Papa aveva visto lungo, già parecchio tempo fa, quando a proposito della Siria parlò di “guerra mondiale a pezzi”. Aveva colto perfettamente la situazione, che poi abbiamo visto purtroppo evolversi in questa direzione”. E’ l’analisi di Alberto Negri, giornalista del Sole 24 Ore esperto di Medio Oriente, dell’attuale fase del conflitto siriano.
“Diciamo che il Papa si preoccupa – prosegue Negri – perché capisce molto bene che questi bombardamenti che abbiamo avuto, in parte, sono stati fatti per salvare la faccia degli Occidentali di fronte al fatto che ormai hanno perduto su questo scacchiere siriano e, siccome vede lontano, – conclude il giornalista del Sole 24 Ore – capisce molto bene che siamo non alla fine della guerra siriana ma a una possibile escalation di questo conflitto”.