Siria: mistero su dichiarazioni Assad. Esperto Bernardelli: scenari incerti a poche ore da “Ginevra 2”


Occhi puntati sulla Siria, dove è giallo su alcune parole del presidente Bashar al-Assad, prima annunciate da unagenzia russa e poi smentite dal governo. E mercoledì è previsto linizio della conferenza di Ginevra 2. Davide Maggiore:
Restano un mistero le intenzioni del presidente siriano Bashar al-Assad, a pochi giorni dal vertice internazionale, importante per le sorti del Paese: lagenzia russa Interfax ha citato oggi un discorso in cui il capo dello Stato ribadiva di non voler lasciare il potere, ma questa dichiarazione è stata poi smentita dalle stesse autorità siriane. Se avessimo voluto arrenderci lavremmo fatto dallinizio erano le parole citate dallagenzia, nel contesto di un incontro tra Assad e alcuni parlamentari russi. In questo clima, partirà mercoledì la Conferenza di Ginevra 2, la prima occasione in cui, dallinizio del conflitto, si troveranno di fronte rappresentanti del governo e dei ribelli. Alla riunione hanno annunciato la loro partecipazione i gruppi dopposizione riuniti nella Coalizione Nazionale Siriana. Il presidente di questo raggruppamento, Ahmad Jarba, ha indicato come obiettivo prioritario dei negoziati quello di togliere tutti i poteri ad Assad.
E sui possibili scenari legati a Ginevra 2, Giancarlo La Vella ha intervistato Giorgio Bernardelli, esperto di Medio Oriente:
R. Sono scenari di grande incertezza: fino a poche ore dallinizio di questa Conferenza, non è ancora del tutto chiaro chi vi prenderà parte realmente, anche perché cè molta divisione allinterno del fronte dellopposizione ad Assad. Per cui, è un appuntamento pieno di incognite. La crisi siriana è una crisi intricata, una crisi in cui entrano in gioco anche interessi di tanti Paesi che ruotano intorno alla Siria. Ginevra 2 si può guardare solo come possibile spiraglio per linizio di un processo
D. Cè il rischio che il numero degli argomenti in discussione si allarghi tanto da lasciare in secondo piano proprio la crisi siriana?
R. No, io non credo che questo sia un rischio, anzi. Io credo che questo alla fine sia il possibile punto di forza del processo che tutti auspicano che parta da Ginevra 2, nel senso che non esiste una soluzione alla crisi siriana senza uno sguardo ampio rispetto alle questioni che stanno scuotendo lintera regione. Non cè, oggi, una soluzione per la Siria: lunica possibile soluzione è un approccio che aiuti a trovare nuovi equilibri di forza allinterno di unintera regione. Bisogna anche dirsi molto chiaramente che senza Ginevra 2 lalternativa è una guerra che andrà avanti per anni, in Siria
D. Rimarrà comunque, dopo Ginevra 2, lincognita dei gruppi qaedisti che non parteciperanno alla Conferenza e si presume continueranno ad imperversare sul terreno siriano?
R. Questo sicuramente. Però, anche qua è molto importante capire da dove nascono questi gruppi e chi sono coloro che finanziano questi gruppi, perché cè connivenza di alcuni Paesi della regione che hanno cercato anche di usare questi gruppi per interessi propri, per equilibri che avrebbero potuto essere favorevoli, in questo grande conflitto in cui si stanno giocando i nuovi rapporti di forza allinterno del Medio Oriente. Allora, è si riesce a portare allo scoperto questo nodo, oppure non se ne esce!
Testo proveniente dalla pagina
del sito Radio Vaticana