Tunisia sul punto di esplodere, governo si riunisce per fronteggiare crisi
Sembra sul punto di esplodere la situazione in Tunisia, dove si moltiplicano le proteste contro il governo da Sousse fino a Sidi Bouzid, dove la polizia ha dovuto rispondere con i lacrimogeni al lancio di pietre da parte dei manifestanti. A Tunisi, dove comunque la situazione sembra ancora pacifica, da ieri manifestanti dellopposizione hanno eretto una tendopoli in piazza del Bardo, davanti al Palazzo dellAssemblea nazionale dove lavora la Costituente, chiedendone lo scioglimento: già 70 membri si sono autosospesi. Si tratta di un luogo particolarmente simbolico, perché lAssemblea dovrebbe consegnare il testo indispensabile per indire nuove elezioni entro la fine di agosto. I contestatori dellesecutivo guidato dal partito di Ennahda e dal presidente Marzouki, che per oggi ha convocato una riunione di crisi, chiedono inoltre le dimissioni del governo e la formazione di uno nuovo di unione nazionale. A esasperare il clima e a dimostrazione che la protesta ha travalicato i confini politici, cè anche liniziativa del Fronte di salute nazionale di rompere collettivamente il digiuno del mese sacro del Ramádan che sta per concludersi: un chiaro appello alla laicità dello Stato. Intanto, il governo, che al suo interno è sempre più diviso tra chi vorrebbe schiacciare la protesta e chi avviare un dialogo, incassa anche le dimissioni del potente consigliere del presidente, Hedi Ben Abbes. (R.B.)