AFICA/EGITTO – (13 Gennaio 2022)

AFRICA/EGITTO – Papa Tawadros: per i copti non c’è più alcun “divieto” a visitare Gerusalemme

giovedì, 13 gennaio 2022 medio oriente   chiese orientali   gerusalemme   pellegrinaggi   geopolitica  
 

Il Cairo (Agenzia Fides) – I cristiani copti d’Egitto che si recano in pellegrinaggio a Gerusalemme non contravvengono ad alcuna disposizione dell’autorità ecclesiastica. Sono ormai decadute e superate dalla storia le prescrizioni disposte in passato dai vertici della gerarchia copta, che nel contesto storico segnato dal conflitto arabo-israeliano avevano dato indicazione ai propri fedeli, di non visitare la Città Santa. Sono queste le considerazioni che il Patriarca Tawadros ha voluto ripetere con chiarezza nel corso di un’intervista televisiva trasmessa il 7 gennaio, in occasione del Natale copto, con il chiaro intento di spazzare via titubanze e polemiche che continuano a frenare molti cristiani copti dal recarsi in pellegrinaggio a Gerusalemme.
Nell’intervista, Papa Tawadros ha ricordato che dal XIII secolo le cronache attestano la presenza di un Vescovo copto residente nella Città Santa, facendo notare che anche la sospensione dei pellegrinaggi provenienti dall’Egitto ha contribuito a rendere più esigua la presenza dei copti in Terra Santa. Il Patriarca copto ha anche citato i ripetuti inviti a visitare Gerusalemme rivolti agli egiziani anche dal Presidente palestinese Abu Mazen durante le sue visite ufficiali in Egitto.
Già nel 2016 (vedi Fides 26/4/2016) era emerso nei fatti che i precedenti divieti posti ai pellegrinaggi copti in Terra Santa non avevano più ragion d’essere e non venivano più percepiti come vincolanti dai battezzati copti. In quell’anno, si assistette a un incremento esponenziale di pellegrini egiziani copti giunti a celebrare i riti della Settimana Santa a Gerusalemme. Tale flusso spontaneo di pellegrini copti nella Città Santa segnava nei fatti il superamento del divieto di visitare Gerusalemme che nel 1979 era stato imposto dall’allora Patriarca Shenuda III.
Negli anni in cui si radicalizzava il conflitto arabo-israeliano, il Patriarca copto Shenuda III (1923-2012) aveva vietato ai fedeli della sua Chiesa di compiere pellegrinaggi nello Stato ebraico e non aveva cambiato posizione neanche dopo la normalizzazione dei rapporti tra Egitto e Israele. Tale divieto non è mai stato formalmente revocato, ma già nel 2014 il viaggio compiuto in Terra Santa da una novantina di cristiani copti in occasione della Settimana Santa aveva dato modo a diversi osservatori di sottolineare l’inattualità della disposizione disciplinare anti-pellegrinaggio, nel quadro dei rapporti esistenti tra le due nazioni confinanti.
A incentivare ulteriormente i pellegrinaggi dei copti in Terra Santa ha di certo contribuito anche il viaggio compiuto nel novembre 2015 a Gerusalemme dallo stesso Patriarca Tawadros II, in occasione dei funerali dell’Arcivescovo Abraham, capo della locale comunità copta ortodossa. Il viaggio patriarcale, pur presentato dalla Chiesa copta ortodossa come “un’eccezione”, fu recepito dai copti egiziani come un segnale eloquente che il nuovo Patriarca non aveva intenzione di difendere divieti penalizzanti per la vita spirituale dei fedeli.
(GV) (Agenzia Fides 13/1/2022)

Il testo originale e completo si trova su:

http://www.fides.org/it/news/71445-AFRICA_EGITTO_Papa_Tawadros_per_i_copti_non_c_e_piu_alcun_divieto_a_visitare_Gerusalemme

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